D'estate capita di concedersi piccole follie, vuoi il clima torrido, vuoi la bella atmosfera suscitante grande entusiasmo. Ebbene, anch'io quest'estate ho compiuto una piccola follia: annoiato dal ripetitivo palinsesto Rai e Mediaset, ho fatto lo zapping delle televisioni private e mi sono fermato su una in particolare, una certa Televolla (Volla è un paese in provincia di Napoli), che successivamente ho ribattezzato "L'MTV dei poveri" o "dei fetummi" (cose scadenti, ciofeche). Perché mai? Basta guardare i banalissimi e imbarazzanti video che la rete locale ci propina e sarete più che d'accordo con il sottoscritto. Fortunatamente, però, troviamo anche qualcosa che suscita riso, anche se non è niente di artisticamente notevole (la sua importanza musicale è meno di zero).

Gli "artisti" in questione sono i Sciosciammocca (nome derivante da un personaggio delle commedie di Edoardo Scarpetta; notare la sgrammaticatura dell'articolo col nome), composti da Alessio (anche cantante neomelodico solista) e, non so se è proprio quello il nome, Giovanni. I due hanno in sovrimpressione un bel recapito telefonico, casomai qualcuno li dovesse chiamare per prenderli in giro. Il loro cavallo di battaglia, "Te fete o' pere" (ti puzza il piede), ha un testo, una melodia e un video che devono essere menzionati per la loro ilarità. Video dalla lunga introduzione, stile "Uomini e donne": Alessio, bel ragazzo, conosce Giovanni, che per l'occasione si è vestito da donna con risultati alquanto imbarazzanti: una scimmia in confronto a lui sarebbe Manuela Arcuri, per fare un eufemismo. I due si frequentano, vanno a ballare, vanno in piscina, si scambiano gesti amorosi, come due piccioncini. Sorge però un... ehm... piccolo difetto: i piedi della "ragazza" emanano un forte fetore, causante lo svenimento di Alessiuccio. Da questo momento si aprono i "cristallini" ritmi neomelodici, basati di suoni pressappoco ridicoli, triti e ritriti, e le intonate voci di Giovanni e Alessio, che fanno i passionali da veri cafoni con le loro intonazioni amorose e incessanti.

Il pre-ritornello è qualcosa di davvero unico: "Sciacquate sti piè, fa' ampresse sciacquate sti piè" (sciacquati questi piedi, fai presto, sciacquati questi piedi), pronunciato con un ritmo ripetitivo che rimane impresso nella mente per la sua delicatezza di parole. Ma il piatto forte è il ritornello: "Te fete o' pere, cchiù assaje r'ajere, anch' se è ffort o' sntiment nui c'ammà lassà pcchè te fete o' pere.." (ti puzza il piede, più assai di ieri, anche se il sentimento è forte noi ci dobbiamo lasciare perché ti puzza il piede...). Le risate che mi sono fatto rimarranno nella storia della mia vita (si tenga conto che durante il ritornello scorreva un video con lo svenimento a causa della puzza), non tanto per le parole, quanto per il contesto canoro: sorprende vedere queste parole trasposte in una canzone. Oramai il brano mi è rimasto impresso nella mente, adesso sto pensando di scaricarmelo, per alleviare i miei momenti tristi. Vi consiglio di ascoltarlo per tiravi un po'su di morale (sempre se siete napoletani, altrimenti riuscirete difficilmente a capirlo). A lato vi riporto il link, nel caso in cui voleste visitare il sito di questi due promotori del neomelodico-demenziale. Buone risate e soprattutto Buon Natale utenti ed Editors!

P.S.: non ho messo voto perché ero indeciso se mettere 5 alla simpatia o 1 alla qualità musicale. Per favore editors pubblicatela (non tra i casi letterari): si tratta di un gruppo vero, è pura verità.

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