E' arrivato il momento di Infam. Sì, avete letto bene: Infam.

Non so cos'abbia fatto lo svedese Andre Geisler per meritarsi questo soprannome. Forse se lo è attribuito da solo, chissà.

Quello che so, per contro, è che ci dice "benvenuti idioti" e si prende letteralmente gioco di noi con un disco che, anche se analizzato con le migliori intenzioni, non conduce proprio da nessuna parte.

Synth-pop ed electromusic scadente e già sentita.

Prendete i Depeche Mode di "Ultra", qualche idea rubata ai New Order e un tono malinconico, dimesso, perfino noioso.

Che ti ha fatto il mondo , caro Andre? Hai avuto la fortuna di nascere in una delle più belle nazioni del pianeta ma, a quanto pare, hai voluto (o dovuto?) svangarci i coglioni con le tue sconclusionate e posticce note elettroniche. Oddio, se proprio devo essere sincero, qualche episodio si salva. Sto pensando a brani come "Infernal" e "Desire". Ma parliamo di due pezzi su dieci e il disco, ora che ci penso, dura pure troppo.

Questa volta il mio amico musicologo m'ha rifilato una mezza ciofeca. Vedrò di vendicarmi appena possibile.

Ah, il disco è del 1995, ma è un piccolo dettaglio che non può risollevare di molto il giudizio già espresso.

PS: Caro Andre, potevi scegliere una copertina migliore! Questa nun se po' proprio vede'

Elenco e tracce

01   Welcome Idiots (05:36)

02   Infernal (06:43)

03   Intense (04:27)

04   Germany (05:43)

05   Separate (05:09)

06   Distance (05:04)

07   Void of Hope (final mix) (04:36)

08   Spiteful Man (05:11)

09   Under a Load (04:39)

10   Desire (05:34)

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