Per la serie "Nerd per un giorno" ore 14.36, Gamestop di Piacenza.
Sono al Gamestop di Piacenza. Dentro al negozio, una puzza infernale di sudore e di corpi. Ci saranno una 30ina di persone in un cubicolo CALDO. Ragazzini, ma anche gente sui 30 anni. Un quadro variopinto. Poi i Nerd che se ne escono trionfanti con la "prestige edition" da 150 sacchi sotto il braccio e ti sorridono come a dire "Spero che finiscano le copie prima che tu arrivi al bancone". E io che ricambio il sorrisetto pensando "Ficcateli nell'orifizio che dico io gli occhiali a visione notturna...". Poi, dopo minuti interminabili raggiungo il bancone con la cassiera, comunque gentilissima che mi guarda e mi fa "Se non l'hai prenotato non ti conviene neanche chiedere...". Io sorrido trionfante e PUM! colpo di scena alla Lost....tiro fuori lo scontrino dal portafoglio e le dico che l'ho prenotato 2 mesi fa. Nerd per un giorno.
Il viaggio di ritorno in macchina è di quelli da dimenticare. Schiaccio sull'accelleratore spesso. Ogni tanto lancio un'occhiata alla cover del gioco li, appoggiata sul sedile del passeggero.
Il tempo di arrivare a casa, mangiare qualcosa (Alle 3 del pomeriggio!) e via alle danze.
Senza sprecare ulteriori parole inutili, si può definire la campagna in single player corta ma intensa. Colpi di scena (molti) sparsi qua e la come solo Hideo Kojima sa fare con la sua creatura giapponese. E, nonostante io non l'abbia ancora terminata, mi sento di considerarla migliore a quella del primo Modern Warfare. L'esempio migliore è la missione nelle Favelas Brasiliane, dove per un momento, puoi pensare di trovarti veramente in quell'inferno di vie strette, dove i proiettili ti fiaschiano sopra la testa e la polvere ti entra in gola, arsa. Veramente terribile ma geniale. E poi c'è la famosa missione "incriminata", dove si impersona il soldato Allen, che sotto copertura, parteciperà ad un attentato terroristico.
Buio. Cerniere che si chiudono. Caricatori inseriti. L'otturattore che scatta e il figuro davanti a noi che ci dice "Niente Russo".
Siamo in un aereoporto di Mosca. Noi, insieme al commando di terroristi, ci dirigiamo verso la coda per il Check in e...sarà una strage a cui, va detto, potrete scegliere liberamente di parteciparvi (sparando sui civili) oppure no. Dovrete comunque guardarla (a meno che al primo avvio del gioco non spuntiate la casella "non voglio giocare le missioni cruente"). Una scelta controversa quella dei ragazzi della Infinity Ward che, in ogni caso, oltre che portare a casa polemiche da salotto di canale 5, si riempiranno i portafogli ulteriormente.
Il punto focale del gioco resta comunque il Multiplayer, vero mondo a parte, dove i Nerd fraggattori regnano sovrani, e per farsi un nome occorrono dita velocissime e scattanti, riflessi da flippato e molto tempo libero. Settore del gioco ulteriormente incrementato, con bonus triplicati e la possibilità ulteriore di scegliere che tipo di abilità avere dopo aver completato le famose "serie di uccisioni". Insomma, il solito paradiso per gli amanti degli shooter per consolle. Confermata la "Modalità prestigio", vera croce e delizia di ogni amante di Call Of Duty.
Tutte da scoprire invece le "Operazione Speciali", completabili sia in cooperativa che in singolo. Creano assuefazione.
Non da "mascella slogata" il comparto tecnico, con una grafica abbastanza pulita ma che mostra ormai il fianco alle produzioni più blasonate alla "Crysis". Ottimo invece il comparto audio e gli effetti speciali.
Insomma, se in un pomeriggio piovoso di novembre vi ritroverete catapultati davanti ad una corsia di videogiochi e il vostro sguardo incontrerà quello di un soldato avvolto dalle fiamme, beh vi consiglio di assecondare il vostro istinto e di portarvi a casa l'agognato gioco. Un "Must Buy" per tutti gli appassionati e un (quasi) capolavoro.
Datemi retta, con la serie di Call of Duty conviene aprire il portafoglio un anno si e uno no, per godervi solamente i capolavori "Moderni".
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