Album del 1993 che a 7 anni di distanza segue il grandioso "Live after death" (1985)

L'ultima fantastica copertina dei Maiden, ci fa venire voglia di inserire il cd nel lettore.

Si parte con the "Number of the beast" e subito ci si accorge che qualcosa non va. Il suono è orribile, debole... bisogna sforzarsi tanto per trovare la chitarra.

"The trooper" ha lo stesso difetto, e una esecuzione pessima. Bruce è svogliato, Murray e Gers sono inascoltabili e harris ha il volume basso.

Alla stessa maniera seguono chicche come "Prowler", "Where eagles dare", "2 minutes to midnight" (rovinata) e "Remember tomorrow".

A distanza di 15 dal suo acquisto continuo a domandarmi: perchè rovinare capolavori dell'heavy metal con una produzione di questa scarsezza?

Consigliato solo ai veri appassionati dei Maiden.

 

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