Mi appresto per primo a recensire un album che nei prossimi giorni infesterà Debaser (previsione quasi sicura), ossia l'ultimo uscito dei Maiden... No, no, via le mani dai capelli, non un nuovo album, ma un altro dei loro 3000 Best Of, anche se questo è diverso, perché comprende il meglio della carriera degli Iron Maiden, cioè gli album da "Iron Maiden" (1980) a "Seventh Son Of A Seventh Son" (1988).
Questa raccolta, oltre che alla solita paraculata degli Iron per fare palate di soldi, serve anche per capire un pò il nuovo fantastico tour che stanno intraprendendo i 6, il Somewhere Back In Time Tour, che appunto comprende nella scaletta i loro maggiori successi dall'80 all'88 (tranne "Fear Of The Dark" che non si sa cosa centri... Mah... Mistero...).
Parlando dell'album: contiene i soliti classiconi come "The Number Of The Beast", "The Trooper", "Run To The Hills", "2 Minutes To Midnight" ecc., ma comprende anche pezzi mai inseriti in nessuno dei loro Best Of come "Children Of The Damned", o dei live tratti dall'album "Live After Death" ("Churchill's Speech", "Aces High", "Phantom Of The Opera", "Wrathchild" e "Iron Maiden").
Altro mistero... Sarà fatto apposta che le 3 canzoni prese dai primi 2 album siano estratte da "Live After Death" e quindi cantate da Bruce Dickinson?... Vabbè... Dai non è un mistero, è chiaro che è fatto apposta... Anche se Bruce è un bravissimo cantante, sono dell'idea che non riesce a cantare le canzoni di Di'Anno come lo faceva lui... Contenti loro...
In conclusione a questa breve recensione (non che ci sia molto da dire, dato che è un Greatest Hits, e dato che le canzoni le conoscono quasi tutti), consiglio l'album agli inesperti ragazzini di 12/13 anni che conoscono gli Iron Maiden perché hanno sentito "Different World" o "Fear Of The Dark" o "Dance Of Death", per fare loro capire cosa erano veramente gli Iron Maiden.
Alla prossima! \m/,
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