It's a hard to kill a good thing!!!

Se questo è vero, lo è ancora di più essere un esponente del grunge, 12 anni dopo la sua morte (4-5-'94).

Eppure Mark Lanegan riesce a esserci ancora, con un disco bruciato, nero, polveroso, mai ripetitivo. Quando la sua voce ci porta nelle profondità, come un angelo giunge Isobel Campbell a riportarci su, alla luce, per respirare.

Talvolta è la chitarra, su ritmi blues semplici ed efficaci ad accompagnarci in questa cavalcata di 12 brani, talvolta si aggiungono gli archi a donare un tocco di sapiente epicità al viaggio, come se i volti di queste canzoni avessero le fattezze degli eroi di Sergio Leone.

In sella dunque, senza fretta, Mark is leaving town, e quando arriverà al mare saprà ancora raccontarcene il profumo... il colore...

Elenco tracce e video

01   Deus Ibi Est (02:51)

02   Black Mountain (03:10)

03   The False Husband (03:53)

04   Ballad of the Broken Seas (02:42)

05   Revolver (02:40)

06   Ramblin' Man (03:29)

07   (Do You Wanna) Come Walk With Me? (03:27)

08   Saturday's Gone (04:37)

09   It's Hard to Kill a Bad Thing (02:53)

10   Honey Child What Can I Do? (03:44)

11   Dusty Wreath (03:44)

12   The Circus Is Leaving Town (05:35)

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Altre recensioni

Di  Antmo

 Due delle voci, opposte di segno e timbro, più sensuali e calde che vi capiterà di ascoltare.

 Musica senza tempo che invita semplicemente a ballare, a muoversi delicatamente stretti al corpo dell’altro, ondeggiando come dune di sabbia nel vento notturno.