Un uomo ed una donna stesi al morbido scuro tentacolare, finché viene il sonno. Dormono per sognare, per parlarsi nel sonno, per destarsi e fare ancora l'amore. I sogni, le immagini, le loro voci che si uniscono a quelle del vento e della pioggia, la notte.

"Ballad Of The Broken Seas" è il disco che realizza una delle collaborazioni più interessanti nel panorama della musica cantautoriale moderna, quella tra Mark Lanegan e Isobel Campbell dei Belle & Sebastian. Due delle voci, opposte di segno e timbro, più sensuali e calde che vi capiterà di ascoltare. Un soffio leggero e un brivido quella di lei, scura e densa quella di lui. Insieme, la piacevole sorpresa di un lavoro che è perfetto connubio tra Johnny Cash (American Recordings), Lee Hazlewood – fantasma privato di Lanegan- e la prima, soffice Nancy Sinatra.

Una raccolta di brani meravigliosamente semplici che riconciliano con il proprio mondo interiore. Passionale e affettivo, alle volte oscuro ma mai insondabile. Come racconta "Deus Ibi Est", il grigio dentro Lanegan. Poi "The False Husband", uno splendido twang alla Badalamenti prima di aprire le persiane al sole pallido della voce di Isobel. Canzoni lievi, sfumate nei suoni, rarefatte nelle atmosfere sospese tra il sonno e la veglia. Fino alla graffiante rivisitazione del folk-blues tradizionale "Ramblin’ Man" di Hank Williams, apice del gioco di seduzione che i due conducono per tutto l'album.

Musica senza tempo che invita semplicemente a ballare, a muoversi delicatamente stretti al corpo dell'altro, ondeggiando come dune di sabbia nel vento notturno. E queste due voci. Che parlano di un amore bello e sconosciuto, che "è identità tra persone diverse, è amore tra persone che non si capiscono".

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