Jeff Buckley è morto..

Jeff Buckley aveva la voce di un angelo, suo padre probabilmente quella di Dio..

Chi può dire se Dio prima e Gesù dopo siano di nuovo scesi sulla terra sotto forma di cantautori dalle strabilianti doti per comunicare il loro messaggio all'uomo e redimerlo, questa volta tramite la musica?

No, Dio non avrebbe mai fatto uso di eroina (non ci scommetterei in quegli anni però) e Gesù avrebbe saputo camminare sulle acque invece di sprofondare nel tetro baratro di un fiume..

Eppure su Gesù e Jeff Buckley stiamo speculando alla stessa maniera (solo che la speculazione sul mito di Cristo dura da più di duemila anni: Gesù ha resuscitato quello, Gesù ha moltiplicato questo, Gesù ha ridato la vista, Gesù cammina sulle acque, Gesù è il figlio di Dio.. Chi può eguagliarlo è forse Chuck Norris, ma Gesù sicuramente l'avrebbe battuto in un incontro di karatè).

Jeff Buckley ha cantato, purtroppo, pochissimi pezzi usciti dalla sua mente, racchiusi in due soli album, uno di una bellezza disarmante "Grace", e l'altro, postumo alla sua morte "Sketches For My Sweetheart the Drunk", alla cui stesura ha partecipato anche Chris Cornell.

Con così poco materiale a disposizione è lecito aspettarsi che il mito di quest'uomo non si possa conservare a lungo, se non ristampando all'infinito i lavori citati in precedenza.

Invece no..

Alla casa discografica va estremamente di culo, perché il buon Jeff Buckley ha materiale live pari all'intera carriera dei Led Zeppelin e così giù a stampare raccolte di esibizioni tenute un po' qua, un po' là..

E i soldi arrivano.. A palate..

Per completare la discografia live di Buckley, manca solo la registrazione dei suoi peti mentre sta evacuando e quella del suo russare mentre dorme, ma credo che qualcuno ci stia già pensando.

Poi, quando, forse, non è rimasto più niente da pubblicare, arriva questa raccolta, che non saprei come definire:

  • Operazione commerciale? Forse sì..
  • Testamento definitivo? Può darsi, visto che qui è racchiuso il meglio della carriera di Jeff: "Mojo Pin", "Grace", "Lover, You Should've Come Over", "Last Goodbye", "Eternal Life", "Dream Brother", "So Real", "Hallelujah", "Forget her", "The Sky Is A Landfill", "Everybody Here Wants You", "Vancouver", "I Know It's Over", "Je n'en connais pas la fin".
  • Puttanata colossale? No, in fondo si tratta della musica di Buckley..
  • Peggior operazione di artwork mai vista? Beh, anche se compare la faccia di Jeff in copertina (mica era un brutto vedere no?), l'orribile confezione in cartone e la mancanza di materiale aggiuntivo potrebbe darlo da pensare.

Bene, su questi pezzi è già stato detto di tutto e di più..

Se volete volare, piangere, commuovervi, sognare, restare increduli, fare l'amore sulle note di "Everybody Here Wants You", spaccare tutto con "Eternal Life", rinchiudervi in un religioso silenzio con "Hallelujah", oppure, semplicemente conoscere il mito di Jeff Buckley, comprate questa raccolta, in fondo costa 9 euro, non è molto.

Se avete già gli album, lasciate perdere, non c'è nulla di nuovo, a meno che, come il sottoscritto, non siate stati ammaliati dalla cometa di questo piccolo, ma grandissimo personaggio, da voler avere tutto quello che lo riguardi: testi, libri, album, raccolte, peti e rumori vari.

Non mi sento di metterti 1, caro Jeff, non lo farei mai, infatti questo disco per me è sempre oltre la sufficienza.

Metto 1 a chi l'ha pubblicato e a chi non impiega il ricavato di tutte le uscite postume per cause nobili, ma solamente per speculare e guadagnare sulla memoria di una delle persone più sensibili e umili che abbiano mai fatto musica.

Jeff R.I.P.

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