Mentre la TV assopisce la mia mente mostrandomi personaggi che affollano una povera isola (non più) deserta o le solite finezze dell'assessore alla cultura Vittorio Sgarbi, sono andato a ripescare sulla rete notizie e informazioni su un artista che mi ha sempre invitato ad ascoltarlo.
Per lo più sconosciuto in Italia, Jeff Pearce è un musicista sperimentale, che usa la sola chitarra elettrica per creare timbri e sonorità meravigliose, unendo lo strumento a pochi effetti quali delay, loop e dolci distorsioni. Il genere con cui i critici americani amano descrivere queste opere musicali è l' “ambient music”. Musica d'ambiente. Niente di più veritiero: le meravigliose armonie e le complesse strutture melodiche, lente e riflessive, malinconiche e sognanti, ne consigliano l'ascolto in una tranquillità che oserei definire “autunnale”, vista anche la sensazione di piacevole di romantica desolazione. Jeff Pearce aveva già ammaliato il pubblico americano con dischi quali "Vestiges”, “Crossing the trails” e “To the shores of heaven”, da molti considerato, fin ora, il suo massimo lavoro.
Sempre accompagnato dalla sua fedele Stratocaster, chitarra che è simbolo di versatilità sonora e di dolcezza timbrica se usata senza distorsioni, Pearce ora ci strabilia usando uno strumento chiamato Chapman Stick, uno speciale basso a 8, 10 o 12 corde, con l'estensione tonale di un pianoforte, che si suona con entrambe le mani sulla tastiera (lo avrete spesso visto tra le mani di musicisti quali Tony Levin, John Myung, Trey Gunn). E le atmosfere si arricchiscono quindi di ariosità e di una grande gamma sonora che ne accresce il fascino. Consiglio a tutti, se avete inserito nello stereo questo meraviglioso pezzo d'arte, di spegnere le luci e lasciarsi cullare dalle dolci e deserte note di “Almost the moon”, quasi sintomatica della solitudine lunare, un inno all'astro d'argento che riempie i cieli notturni. Tra suoni cristallini e suoni bassi e corposi, il brano scivola dolcemente verso la successiva “Her Heart holds winter, unforgiven” che evoca una dolce sofferenza, silenziosa e intima, accompagnata da poche note, lente e cadenzate. Un piccolo sorriso malinconico evoca invece “In the silent years to come”. Piccolo gioiello di antitesi emozionali: sospeso tra una speranzosa gioia e una malinconia lieve e leggera. Noto finora la silenziosità dei brani, mai sopra le righe e mai rumorosi o dotati di spiacevoli suoni: tutto è articolato e ponderato in modo da evocare rilassatezza e calma.
“A Secret to Hide” e “In the quiet days before” rievoca alla mia mente quelle atmosfere e ambientazioni autunnali, dove il terreno è colorato dalle foglie, mentre qualcuna di esse vola sorretta da un tiepido vento. Un piccolo caplavoro è “jazzmine in Lingering Light”, che emoziona non poco nel suo ricordarmi dolorosi addii o meravigliosi ricordi andati. “Gentle Lesson” mi ricorda melodie al pianoforte e “First Wounding” evoca un relax non indifferente. Une velata felicità accompagna “First Wounding”, nella sua progressione mai monotona, delicata ma devastante dal punto di vista emozionale. “These Things Unspoken” è tematica del segreto, ed è una traccia silenziosa, docile, mentre “Everything in time” è un dolce inno al tempo che scorre. Chiude l'illuminata oscurità di “The mountain Dark Side”, traccia espressiva più delle altre, nelle sue ostinate pause e nella sua leggera lentezza, dotata di melodie dolci e piacevoli tappeti armonici che arricchiscono ogni singolo passaggio.
È fin troppo bello scoprire quante perle sono nascoste nel panorama musicale odierno. Non mi stupisco che nessuno si sia mai accorto di questo straordinario musicista. Questa piccola opera musicale è fatta di emozioni velate, nascoste, quasi coperte da soffici coperchi da aprire a poco a poco, ad ogni ascolto. Ogni volta troverete una sfumatura che ne accrescerà il valore, che vi distruggerà nella mente rendendovi tranquilli, docili e appagati. Quasi un inno alle notti stellate o ai deserti campi alberati in autunno, questo disco suscita timore reverenziale verso questa bellezza musicale, verso una solitudine libera da pensieri e da angosce, ricca di emozioni e di una sognante musica.
Elenco e tracce
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