Middlesex è il nome della località della casa di Calliope Stephanides. Calliope è un uomo.
Jeffrey Eugenides ci porta con maestria e discrezione all'interno di una storia di una tragicità vissuta con normalità, accettata e metabolizzata. Partendo dalle vicende dei nonni Desdemona e Lefty, immigrati negli Stati Uniti dal Medio Oriente, passando per la storia del figlio di questi, Milton, fino a giungere al racconto della storia-cardine, quella del narratore, Calliope/Cal Stephanides, Eugenides ammaestra un argomento spinoso come l'identità sessuale (Cal è infatti una rara specie di ermafrodito), lo plasma e lo fonde con la dolcezza e la poeticità della forma, dando vita ad un libro denso e avvincente. La prima metà del libro è tutta in funzione degli eventi futuri: le vicende di Lefty e Desdemona prima, e di Milton e di sua moglie Tessie poi, sono narrate finalizzandole alla seconda metà, la narrazione in prima persona fatta da Cal della sua esperienza.
Eugenides, fra un richiamo ad Omero e un gene recessivo che s'abbatte come una tempesta annunciata sulla famiglia Stephanides, riesce a costruire una storia credibile e originale, un romanzo delle radici, una riflessione sull'importanza dell'ambiente culturale e sociale nel quale si cresce. E' anche, pur se marginalmente, un romanzo d'America, l'America e le sue contraddizioni, le sue follie: l'America opulenta che si scontra e si scambia con l'America che soffre la fame. L'America discriminata e discriminante. C'è la contrapposizione fra patria d'adozione e la patria vera e propria. Contrapposizione fra presente e passato, in un certo senso.
E poi il tema della diversità, che ovviamente emerge in modo chiarissimo dalle pagine di "Middlesex". Cal ha accettato la sua condizione, tutto sommato anche gli altri lo hanno fatto, chi per un motivo chi per un altro. Un messaggio di speranza? Che Jeffrey Eugenides ci volesse dire che queste persone possono e devono essere considerate e trattate come le altre? Probabile. Una tesi che suona un po' retorica così espressa, ma vi assicuro che se c'è qualcosa che manca in questo libro, è la retorica. Amor e nostalgia di patria, presente e futuro, contraddizioni sociali della società americana (e mondiale di riflesso), poesia, ricordo, diversità e uguaglianza, amore.
Cos'è "Middlesex"? E' un' elegia. Coinvolgente e toccante, un'elegia d'amore sull'amore di una persona, di un ermafrodito che ci racconta la sua storia con modestia e sincerità. Un grande libro sull'identità e sulla diversità, fisica e mentale. Jeffrey Eugenides ha fatto il miracolo.
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