Nobile Tributo ai Nostri

"Tremate debaseriani perchè giunta è l'ora. Il Conte mi chiede una breve fucilata che introduca a dovere una sua pagina recensoria sulla vita dei (falsi) fratelloni portoricani; ma vi rendete conto Il Conte ed il De...Marga insieme!! La cosa mi aggrada, mi riempie di viva gioia perchè i RAMONES sono parte di me; ed è cosa buona et giustissima raccontare dell'ultimo loro tour sul suolo italico. Il 22 Gennaio 1996 suonano al Palatrussardi di Milano; che il rito abbia inizio dall'inizio.

Il caso vuole che in mattinata io e la mia già allora compagna di vita Marina riceviamo in dono un cucciolo di pastore tedesco, nato il giorno di Natale del 1995, che chiamiamo Primus: RAMONES E PRAIMUS nella stessa giornata!! Ma ci rendiamo conto... Che figata di giornata (pure la rima baciata mi è venuta fuori...AZZ). Ma è tempo di partire verso Milano perchè sabbiamo tutti molto bene che questo è l'ultimo tour dei quattro delinquenti della classe operaia di Forest Hills.

Siamo in quattro o cinque e chi si ricorda più; siamo dentro al Pala si spengono le luci e si parte. L'odore di fumo è fin fastidioso; fosse solo fumo "normale" ahahahaha. La solita scaletta, le solite quaranta canzoni che hanno proposto per 22 anni e 2263 concerti. Si avete letto bene: DUEMILADUECENTOSESSANTATRE concerti. Hanno avuto il coraggio e la forza immensa di superare ogni crisi, ogni conflitto interno (e ce ne sono stati a bizzeffe per Dio!!). Hanno vissuto in tour per ventidue anni sempre su sgangherati e scomodissimi pulmini; niente tour bus, niente comodità. Niente aerei per gli spostamenti. Soffrire e lottare sempre; sempre in contatto e disponibili con la schiera di adepti votati al loro fottuto credo ROCHENROLLE!! Perchè i Ramones sono stati in grado di cambiare la rotazione dell'asse terrestre, delle leggi della fisica con il loro approccio musicale fatto soprattutto di fisicità, semplicità, casino totale. Quattro accordi di chitarra, anzi soltanto due e via andare.

SBADABAM: torniamo al concerto e alla scaletta intensa e micidiale. Pogo gestito in maniera perfetta dal sottoscritto (POGOMAN era il mio nomignolo), coadiuvato dall'amico Marco, conosciuto su debaser come Lewis Tollani. Joey canta già a fatica; fatica a reggersi in piedi. il suo dinoccolato fisico è già provatissimo; non riesce nemmeno tra un brano e l'altro a piazzare il famoso "onetwothreefour" che viene declamato da C.J. Marky tiene baldanzosi tempi dietro i tamburi; Johnny ha la chitarra all'altezza delle ginocchia e spara quattro note a manetta. Sempre più veloci, caotici, impulsivi. Teenage Lobotomy, Psycho Therapy, Blitzkrieg Bop, Rockaway Beach, Pet Semetary, Cretin Hop, Pinhead (lo zozzone del Lago di Bracciano!!) sono gli inni istituzionali che si susseguono a rotta di collo. Cado più volte, faccio decine di lanci sopra la folla, veleggio e sono contento come una Pasqua. Distrutto e felice arrivo alla fine; perchè purtroppo dopo poco più di un ora il rito si conclude. Sudato come una bestia raggiungo Marina sugli spalti; spontaneo è il nostro abbraccio (avrò avuto un ascella devastante ma mi tengo ben stretto l'abbraccio per la miseria...). Questi sono stati i RAMONES: un mondo a parte, unici, bizzarri personaggi che si sono messi insieme e hanno creato il mito. Se ne sono andati tutti, passando a miglior vita. A parte Marky e C.J.

Ma noialtri continueremmo ad amarli...Una batteria tribale, un basso legnoso, una voce sfrigolante, una chitarra usata come una motosega. Jeans stracciati, capelli inguardabili, scarpe da ginnastica logore ed immagino anche puzzolenti. Giubbotti di pelle sgualciti. Noi li abbiamo venerati, semplicemente....GABBA GABBA HEY...."

O si amano o si odiano, spesso diciamo in riferimento a qualche band; penso che i Nostri di questo ne siano l’esempio perfetto.

Quindi ci siamo Noi che “guai per i Ramones” e Voi che non li sopportate.
Puntualizzazione d’obbligo è che questa suddivisione avviene comunque già all’interno dei Nobili; ho eliminato la massa degli inutili scremando il tutto di un 95/97% circa dal totale dell’umanità.

I Ramones non sono un gruppo che suona vecchi successi, non sono un gruppo glitter rock, non eseguono ne’ boogie-woogie ne’ blues. I Ramones sono una band rock’n’roll, le loro canzoni sono brevi e compiute” diceva più o meno un volantino di presentazione della band nel 1974.

Con il punk non ho mai avuto rapporti intimi, anzi.... ma loro erano già lì a rubarmi un pezzetto di cuore fin da ragazzino.

Che poi mi chiedevo il perché - appunto - visto che allora del poco punk ascoltato non mi piaceva nulla, pure mi facevano abbastanza schifo i punk che vedevo....

Mica sono punk infatti i Nostri. Quella ondata punk l’hanno iniziata loro senza essere punk; loro per primi non si consideravano una band punk.

I Fratelli sono una band Rock’n’Roll con la R maiuscola!

Mai nessuno aveva messo insieme - inconsapevolmente - roba tipo Beatles o Beach Boys con un ritmo frenetico, tirato a manetta. O le melodie dei gruppi pop femminili anni sessanta ma sparati alla Chuck Berry al cubo.

Mai nessuno aveva suonato venti pezzi in diciassette minuti! E se, nel primo periodo, dovevano suonare di più per essere (mal) pagati, si ripeteva il set due/tre volte, molto semplice. Anche perché i pezzi degli altri erano troppo difficili oh, fankulo le cover, suoniamo i nostri pezzi punto.

Mai nessuno in quel momento (musicale) storico ha cambiato le regole come loro:
basta parlare con il pubblico, nessuna presentazione di nulla. Suoniamo e basta.

Hanno attraversato tre decenni, hanno suonato più di tutti, influenzato come pochi altri e mai avuto un vero e meritato successo commerciale.

Nessuno - o pochissimi altri - è rimasto così fedele al proprio sound per tanto tempo, fregandosene di mode e menate varie.

Litigavano e non si sopportavano ma, una volta sul palco, diventavano un gruppo granitico.

Mai nessuno - no beh in questo qualcuno c’era già stato in effetti, ma pure i Nostri in merito non sfiguravano, anzi - era così scassato. Un drogato (favoloso) al basso, uno tipo spaventapasseri attaccato al microfono di cui non si vedeva la faccia (forse meglio), un conservatore repubblicano sempre incazzato che provava a suonare la chitarra e i vari batteristi col comune denominatore del nobile vizio alcolico. Ah il tossico al basso sarebbe stato anche il “bello”.

A Noi che “guai per Loro” non ci frega nulla della tecnica, di scale, seste, settime, minori o sticazzi, ci interessa provare emozioni forti, anzi fortissime.
Perché pure il “mio” Jimmy, che non c’entra una mazza, diceva “Non mi occupo di tecnica, ma di emozioni”.

Perché Noi che “guai per Loro” dobbiamo sentirci aggrediti dalla musica, molestati, annientati, come da una scarica di adrenalina. E quindi il loro sound è perfetto per questo. Perché, sempre il “mio” Jimmy, pure lui mi fa venire due palle così con la sua Stupito e Confuso che durava mezz’ora!!!

Essenziali e diretti!

E allora succede che a Noi che “guai per Loro” se abbiamo una giornata di merda ma ci capita di sentire un “Hey, ho! Let’s go!” già cominciamo a sorridere e se poi parte il “One-two-three-four” per qualche minuto dimentichiamo tutte le menate più assurde.

A Noi che “guai per Loro” ci interessa sentire passione e da loro la sentiamo tutta...
Sempre a manetta! Magari ci si ferma nel mezzo di una canzone durante un concerto e ci si manda a cagare, ma si riparte subito a canna. E a Johnny sanguinano le dita dal gran che smanetta. E col cazzo che è facile suonare la batteria nei Ramones!

I Ramones vengono da Forest Hills. I ragazzi cresciuti la’ sono diventati musicisti, degenerati o dentisti. I Ramones sono un po’ tutte e tre le cose. La loro musica assomiglia alla trapanazione veloce di un molare” ...

Io odio il dentista, mi viene l’ansia solo a pensare al rumore di quel trapano del cazzo, ma loro li adoro... mai avrei pensato che quattro degenerati finti fratelli portoricani potessero entrarmi così nell’anima.

Il libro è bellissimo, facile e diretto come la loro musica. La storia di una band di culto se c’è n’è una. Dagli esordi al mitico CBGB’s, ai primi album che faranno la Storia, alla collaborazione con Spector, ai problemi di alcol e droga, ai cambi di batterista, fino alla fine, sempre accompagnati, anche nella lettura, dal loro sound incessante e dal loro umorismo adolescenziale.

Voi Nobili che non li sopportate, provate a pensare solo che tante band che amate sono state, come minimo influenzate, se non proprio “iniziate” dai Nostri...
Dai Clash ai Bad Brains per citarne un paio, in mezzo mettetene decine e decine.

E io mi fermo perché andrei avanti altre tre pagine a scassarvi i maroni.
Non so scrivere e non ho certo il dono della sintesi ahahah, spero di avere un briciolo della vitalità e della passione dei Nostri. Così l’ho scritta pure alla svelta, stavolta.

“All’inizio delle riprese (del film “Rock’n’Roll High School”) la troupe non sapeva niente dei Ramones, ma alla fine tutti cantavano Pinhead

Dedicata a tutti Voi, in particolare al Maestro ma soprattutto Amico, Pinhead.


Stranissimo e bellissimo essere “fuori dal mondo”, ma sentire amici veri persone che non hai neanche mai visto...

Adios Amigos

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