Una lunga estate rovente of universal love: '68.

Inverno 2010  Cosenza non è certo, né Seattle, a parte qualche similarità del disagio climatico, né altro luogo fisico. Cosa, dunque, unisce tutti questi luoghi-non luoghi? Certo è che tutte le invisibili ma udibili note della stratocaster che pochi al tempo avevano capito cosa VERAMENTE FOSSE (andate a rileggere quanto profondo e sapiente era lo spessore kulturale dei kronisti del tempo….E PEGGIO MI SENTO)... ...Dicevamo..."hear my message of love don't run away" ...dunque chi stava aspettando il mistico File avendo iniziato a strimpellare anni prima le deleterie italiche armonie waiting for the sun! E finalmente si materializzò. Il titolo era : Are you experienced ? : molti di noi salirono "up the sky" rispondendo "yes we are". E danzammo di gioia nella pioggia acida di Woodstock chiudendo con il nostro manifesto consapevole "star spangled banner" : la natura demoniaca della "Merika" era stata illuminata. Jimy did it...The party was over e Jimy ritornò fra le galassie a cavalcare altre onde. Poi anche Janis lo raggiunse... Lasciò ai rettiliani del pianeta terra la sua lingua e la sua coda e, diventato anche lui un astro-man, potè decollare libero fra le infinità delle galassie. "The age of aquarius" iniziava a farsi intravedere. Il pesce stava iniziando finalmente a boccheggiare! Rimanemmo a lungo in balìa degli effetti mortiferi dell’alito e del vomito dei rettiliani dominatori planetari che si appalesano con sempre piu’arrogante sfacciataggine ben sapendo che stanno finalmente per estinguersi. Questa tragica farsa non è altro che l’ultimo colpo di coda, preludio dell’epilogo tragico della loro "miserrima" specie.

...E dunque in una piccola cosenza, uno stranamente caldo novembre, mentre sul resto d’italia fiocca a randa, giovani apparenti sourcers captano una vibrazione luminosa e la materializzano in un vetusto palazzo...città alta. Una mostra fotografica dedicata al piu’grande chitarrista elettrico del XX° sec : JIMY HENDRIX. Wow (qui ci sta tutta). La sera concertissimo al Morelli special guest Leon Hendrix (Fratello di Jimy) e Randy Hansen (reincarnazione sonora-visiva)del Genio. R.&R. (sarà un caso?) cioè ... Roberto & Roberto, possessori di documentazione autentica ed originale oltre che di una devozione autentica, e sincera gratitudine a una memoria viva dei loro 20 anni, dunque di un tempo di grande illuminazione generazionale errabonda e gioiosa, caratteristica dominante della hipster-generation (after Beat). “Vuoi venire a vedere una mostra fotografica nella piccola cosenza... dedicata a J.H.?” Comincia piu’ o meno così, con un sms del mio amico Walter, che mi invitava a modo suo a volermi regalare una grandissima emozione che è da sempre custodita come una fede incontaminata nel mio cuore profondo come discepolo devoto al mio maestro di suono (e non solo!). Che bella possibilità penso, c’è chi anche in questo strano posto ha la consapevolezza di cosa sia la qualità. Dunque, mi fiondo senza esitare con W. verso Cs. Troviamo gli organizzatori intenti ad ultimare l'allestimento delle vetrinette, ultimi ritocchi, con grande attenzione insieme ad un senso di riverenza... quasi un rito! Poi, come succede sempre in questi casi, mentre il tempo sembra sospeso, arrivano da ogni parte accelerazioni e richieste di ogni tipo. C'è da fare ancora questo, c'è da fare quello. E su e giù, e a destra, e a manca……; Insomma il normale darsi da fare prima di ogni evento che si rispetti, con la giusta carica di adrenalina, per far si che tutto si svolga al meglio. ...E così, tra vai di qua’... si però c'è da andare anche di là... Insomma... mi offro di dar una mano ai "ragazzi" - "run rabbit run"…si ok! Ma io non sono un coniglio, anzi direi, se proprio non vogliamo esagerare, almeno un gatto (stavo per dire un leon) ma avrei mancato di rispetto all’ospite che stavo andando a prendere all’hotel dove stava riposando prima della conferenza nella sede della Provincia, sponsor illuminato dell’evento. Così, mentre mi trasformavo in personal driver di Leon Hendrix, per l’occasione, pensai che dopotutto ero fortunato ed una sensazione che conosco bene ormai e che vivo senza domandarmi altro se non seguire l’onda si stava pian piano affacciando alla realta. Era il Karma che si stava compiendo: Ero a Cosenza quel giorno di settembre del 70 ; appena tornato dalla Germania dove allora vivevo e lavoravo. A luglio presi le ferie in fabbrica e avevo gia’organizzato il ritorno perchè ad Amburgo avrei assistito al live del tour di JIMY dopo il concerto dell’isola di White... Mi trastullavo lungo il solito corso Mazzini e, non sò perchè comprai il giornale. Lessi : "...trovato morto in hotel di londra il famoso chitarrista Jimy Hendrix……" ; tornai a casa...!! Trovai la cartolina del militare e il 10 di ottobre ero in fila dal barbiere della caserma a Bari con una divisa da “marmittone” indosso. Lasciai la mia vita chiusa nel fodero della mia fender stratocaster fino al 1978. 1973 Bologna, fabbrica, movimento, Radio Alice, Kossiga con la Kappa (in tutti isensi!). A/traverso e Bifo. Andrea Pazienza e "all a long the watchtower". Psichedelia e revolution. Movimento!! Are you experienced? yes I’m!

5 novembre 2010 - Leon Hendrix a cosenza in macchina con me e Roberto che non ama guidare (cross down traffic!! A Cuse’??!!) ma va!! "Hi Leon; glad to meet you : it’s realy a pleasure!"- Me too... "Now we are going to Provinca’s Palace for the press conference." "Half past 9 in Morelli’s theatre the concert! OK?" - “Well, it’s all right” Ad un certo punto l’emozione mi ha catturato e in un crescendo di piacevoli circostanze tutto è andato benissimo. Il concerto è stato, qualcosa che definire maggggggico (con più G possibili) è dir poco. TUTTI e dico tutti hanno “sentito” che JIMY...ERA LI’. Comunque il minimo era ESSERCI! Mi sento solo di dire a quelli che non c’erano, anche se i posti rimasti vuoti si contavano sulle dita di una mano, che a storcere troppo il muso si rimane : “I STORTU”. F.to Es ti Kat zi! (alias Woodoo Chile’).

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