Un live-album bello tosto, per un vero campione del country-rock sudista. Arrivato sui quarant’anni – queste registrazioni sono dell’aprile 1989 - tocca anche a Joe Ely di fare il punto sulla propria carriera solista e qui raccoglie davvero una bella scelta tra i suoi otto album precedenti. Dalla strepitosa traccia di apertura con «Me And Billy The Kid» (l’album è “Lord of the Highway”) fino alla conclusiva «If You Weere A Bluebird», dal suo primo “Joe Ely” e firmata dall’amico Butch Hancock.

Quello di Hancock è un nome importante per Joe Ely non solo per i due suoi pezzi inclusi in questo album (c’è anche l’intensa «Row Of Dominoes») quanto – e da sempre - come riferimento autorale. Dalla sua interpretazione però quella del nostro Joe si distingue per aver saputo graffiare via certi languori country (così come per un altro grande singer-songwriter texano come Jimmie Gilmore: vedi qui la sua «Dallas» e poi magari confronta la versione dell’uno e dell’altro) portandoci verso territori musicali vicini al roots-rock

Un buon supporto gli viene anche dalla band che lo accompagna nelle due serate al Liberty Lunch di Austin che hanno generato questo disco: una ritmica dura ed essenziale (Davis McLarty alla batteria e Jimmy Pettit al basso, entrambi a me sconosciuti) con la perla della chitarra solista di David Grissom che ci regala qualche bell’assolo torcibudella («Are You Listenin’ Lucky» oppure «Drivin’ To The Poorhouse In A Limousine» e la splendida «Letter to L.A.)

Tra i pezzi più “lenti” mi piace «B.B.Q. & Foam» mentre trovo invece un po’ sdolcinato «Where Is My Love!» ma le mie preferenze in assoluto vanno ai brani più “tonici” come lo scioglilingua di «Musta Notta Gotta Lotta» e su tutti «Cool Rockin’ Loretta».

Insomma, un album davvero consigliato a chi ancora non conoscesse Joe Ely, il quale dopo questo momento di riflessione “live” farà ancora delle ottime cose (“Love And Danger”; “Letter To Laredo” tra l’altro già ottimamente recensiti sul DB; e il più recente “Satisfied At Last”) confermandosi tra i musicisti più interessanti del Lone Star State e oltre.

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