Molto probabilmnte questa recensione avrebbe dovuto essere stata catalogata sotto Cannonball Adderley,  che era il bandleader di Joe Zawinul nel periodo che va dal 61 al 70. Ma l'album raccoglie a proposito solo brani firmati da Zawinul e la selezione è stata affidata a Joe medesimo. La grandezza di questo testardo austriaco si vede anche dalle piccole cose: non esisteva nessuna versione da studio di Dr. Honoris Causa con il gruppo di Cannonball; bene, Joe non esita ad includere nella compilation una versione da sballo  che vede George Duke al piano elettrico; Joe nel 71 era appena uscito dalla band.

Troviamo nel CD dieci brani: uno più scintillante e significativo dell'altro, con un grande senso della compattezza globale del gruppo. Il nucleo di questa band era formato dai fratelli Cannonbal e Nat (sax e tromba) e da Joe. La sezione ritmica, stabile dal vivo, era quella costituita da Victor Gaskin e Roy Mc Curdy al basso e batteria: due uragani e al tempo stesso due riferimenti solidi per le evoluzioni dei tre trapezisti del pentagramma. I due ritmi venivano a volte sostituiti, per esigenze varie, in sala d'incisione; comunque sempre da gente di pari calibro: roba tipo Louis Hayes, Grady Tate, Richard Davis, Sam Jones etc. (così, tanto per gradire!) 

In genere l'umile recensore non ama assolutamente acquistare compilation, in quanto si tratta nella quasi totalità di fritture miste contenenti pezzi monchi di opere che sono nelle intenzioni dell'artista decisamente 'altro'; però non avendo nulla di Zawinul con Adderley, alla cieca si è preso 'sto CD che invece è una bomba d'energia ed una piccola cronistoria al tempo stesso. Siamo in pieno territorio hard bop, con progressioni soul ed alcuni evidentissimi germi del futuro sviluppo Weather Report,  già scolpiti dalle mani robuste, quasi percussive, di Joe al piano.
Un disco che inclina a scoprire decisamente il lungo periodo iniziale di Zawinul in Usa a fianco ai fratelli Adderley, che per lui hanno costituito sia una famiglia lontano dall'Europa, sia una palestra in cui sviluppare personalità, gusti, esperienze e logiche artistiche: uno scambio di favori e cortesie tra musicisti che probabilmente se a Joe ha dato tanto, altrettanto valore e crescita ha portato a Cannonball e Nat.

Recensione brevissima. Non direi altro e lascerei agli spiriti curiosi ed intelligenti, nonché ai cultori di Zawinul, il gusto della scoperta di questa compilation introduttiva, ripeto, sia per il lavoro dei fratelli Adderley che per il primo Zawinul: ce ne svela infatti il lato più jazzistico, in senso canonico. Quasi dimenticavo di dire che seppur si tratti di incisioni effettuate ben 40 anni fa, il livello musicale è talmente alto e l'interplay, lo sviluppo dei brani ed i soli talmente mozzafiato ed intelligenti che il disco sembra inciso l'altroieri ed attualissimo; in pratica si regge benissimo da solo e ruoterà nel vostro lettore parecchie volte!  La chicca è sicuramente la versione di Dr. Honoris Causa, ma tutto l'album è veramente super!!!    

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