Mi sono imbattuto in questo CD, uscito ad ottobre, solamente pochi giorni fa (su Amazon).

Personalmente avrei preferito l’LP ma, purtroppo, non esiste.

Peccato perché la durata era proprio idonea e, l’atmosfera, anche.

Premetto che Joey Molland è dal 1967 che fa Brit Pop, anzi, come si chiamava prima, Power Pop.

Pochi lo ricorderanno ma lui è stato chitarrista (e purtroppo ultimo superstite) dei Badfinger, nome che ai più giovani vorrà dire molto poco ma che tra la fine degli anni ’60 e gli anni’80 hanno venduto qualcosa come 14 milioni di dischi nel mondo (fonte Wikipedia) tanto da essere stati – per un certo tempo - additati come possibili eredi dei Beatles con i quali condividevano la stessa casa discografica.

La storia dei Badfinger è purtroppo una pagina molto triste del rock; buon gruppo rovinato da un manager senza scrupoli. Tre ragazzi gallesi e uno di Liverpool (Molland) che, nonostante i dischi venduti, si ritrovarono poveri in canna tanto da portare al suicidio due di loro (Pete Ham e Tom Evans).

Qualcuno, ad esempio, potrà ricordare “Without You”, hit mondiale con la voce di Harry Nillson, prima e Mariah Carey più recentemente. Era proprio una canzone dei Badfinger oppure la struggente scena finale della serie “Breaking Bad” con la superba “Baby Blue” anch’essa dei Badfinger.

Questo solo per provare a far capire il ruolo di Molland nelle pagine del pop-rock, ricordo, inoltre la sua partecipazione all’Album “Imagine” di John Lennon e a ai lavori di George Harrison “All Thihgs Must Pass” e “Concert For Bangla Desh”

Be True Yourself non è altro che un’incursione negli anni 60 e 70 con molto Badfinger, un po’ di Beatles e, anche, un po’di ELO. Non si tratta, però di mera scopiazzatura, ma la presenza e l’originalità di Molland sta proprio nel fatto che questo “giovincello” 73 enne ha saputo attualizzare e riproporre con maestria canoni musicali un tantino fuori moda

Molto del merito (oltre al buon Joey) va al coautore Mark Hudson, uno che fino a pochi anni fa collaborava stabilmente con Ringo Starr eche ha curato anche la produzione senza calcare troppo la mano La “squadra “ dei musicisti è inoltre composta da:

Julian Lennon (si proprio lui) che ha anche curato la bella immagine di copertina

Steve Holley ultimo batterista dei Wings di McCartneu

Micky Dolenz dei Monkees

Jason Sheff dei Chicago

Direi un discreto team.

Ma, il disco com’è?

E’ proprio quello che volevo ascoltare in questo momento,

Nel disco affiorano tutte le “facce” che Joey “had the pleasure to know” (cit.) Lascio a Voi scoprire quale “faccia” e in quale brano ma, vi posso garantire che il viaggio che farete varrà sicuramente il prezzo del biglietto!!!

Carico i commenti... con calma