Un attore straordinario come De Niro, un grande regista, un film mediocre.

Ronin esce nel 1998 ennesima opera registica di John Frankenheimer. Una pellicola senza pretese incentrata tutta sull'azione e con una trama poco convincente. Il tutto si svolge in Francia dove alcuni uomini vengono assoldati per recuperare una valigietta il cui contenuto non ci verrà mai rivelato. A capo di questo gruppo c'è una donna di nome Deirdre interpretata da Natascha McElhone, non propriamente a suo agio in questo ruolo. Dopo varie sparatorie, tra cui una sotto un ponte della Senna inizierà una fase piena zeppa di inseguimenti. Da Nizza ad Arles, passando per Parigi, assisteremo ad una serie impressionante di spericolati tallonamenti. Belli, impeccabili, tutti girati dal vivo e con un grande utilizzo di stantman ma troppo invadenti. Un film di quasi due ore non può avere al suo interno una quarantina di minuti di soli inseguimenti tra auto. Non manca certo la suspense, e abbiamo anche l'interpretazione magisatrale dei due "ronin". I due "ronin" rispondono ai nomi di Robert De Niro e Jean Reno. Le loro sono due grandissime interpretazioni, di spessore. Mi viene da dire che senza la loro partecipazione questo film sarebbe stato poca cosa.

Frankenheimer basa la sua pellicola sul virtuosismo, la dinamica, la balistica degli scontri e dei vari inseguimenti. Non viene approfondito l'aspetto psicologico dei personaggi, troppe scene sembrano finte e addirittura alcune prevedibili. Viene realizzata una massa di cose già viste. Il tutto si risolleva nella parte centrale in cui si rifiata per alcuni minuti e dove viene dato maggior spazio alla recitazione dei due protagonisti principali. De Niro e Reno sono magistrali anche se troppo lasciati a se stessi, avulsi in un film dove l'azione è la protagonista principale.

Non vi è nulla di originale in Ronin. Frankenheimer è un regista della vecchia scuola, uno di quelli che ama il cinema crudo e senza fronzoli. Ne risente la trama, buona parte della sceneggiatura e anche la recitazione. Gli attori sono abbandonati a loro stessi, proprio come fa intendere il titolo: i "ronin" erano dei samurai che rimanevano senza padrone divenendo molto spesso dei mercenari. E così accade nel film, dove ogni personaggio che è stato ingaggiato per recuperare quella fantomatica valigietta, è specializzato nel proprio campo: chi nelle armi, chi nella tecnologia, chi nelle auto. Verranno assoldati dalla mafia irlandese e pagati come veri e propri mercenari per fare il "lavoro sporco".

Il film si articolerà negli ultimi minuti in un'infinita sequenza di ricerca della valigietta:da sparatorie in un palachiaccio per arrivare a sconclusionate scene tra la folla. Tutto questo per giungere ad un finale che più scontato non si poteva.

In definitiva un film d'azione in cui manca una trama degna, con albune buone sequenze alternate però da troppi vuoti registici infarciti di inseguimenti interminabili. Un film senza pretese, con nessun messaggio morale. Insomma se non ci sarebbero stati De Niro e Reno a dare una grande prova di loro stessi, questa sarebbe stata una pellicola addirittura imbarazzante...

 

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