Beh, cazzo!
Stanotte mi sono immerso nelle "fluidità" del visionario film low-Sci-Fi "Under the Skin" del grande e talentuoso regista di videoclip musicali (Radiohead, Massive Attack, Jamiroquai, etc) e spot commerciali (Nike, Guiness) Jonathan Glazer.
Che dire, un trip, un fottuto trip, accompagnato da una curatissima colonna sonora "noise" minimalista.
Umani, un avvertimento, a chi non piacciono i film lenti, "underground", indie, "sporchi" esteticamente e non, non facilmente comprensibili, piuttosto che nella trama nei significati e nella narrazione, beh, lasciate perdere, non è il vostro film.
Per chi vuole invece lasciarsi andare all'immaginazione, alla spiccata curiosità verso le cose tutte ed è aperto mentalmente, chi è attratto da chi osa e "rischia" nelle forme e negli stili di espressione non convenzionale, per chi adora la videoarte, ehm, allora potrebbe essere il vostro film.
Ma un punto di interesse in comune per la prima e la seconda categoria di spettatori e per gli indecisi tutti vi è.
È un qualcosa che potrebbe sublimare i vostri sensi, sia di uomini che di donne, sì, anche delle donne, quelli più pudicamente nascosti o meno, c'è Lei, come non l'avete mai vista prima d'ora, Lei.........Scarlett Johansson, mai così reale, priva di confezioni patinate hollywoodiane, mai così vicina alla gente comune, ed al contempo mai così irreale, mai così lontana.

Un film sull'alien(azione) allo stato puro, una cronaca di (povere) creature e mine vaganti sulle strade di una provincia qualsiasi di questa Terra così inospitale verso tutte le specie che malauguratamente provano a viverla.

Ogni altra descrizione rischierebbe d'esser pura didascalia, fuorviante per il target del tutto antididascalico del regista.

Lasciatevi andare, lasciate scorrere il mortale flusso dell'inizio e della fine delle funzioni sensoriali.
Vibrazioni discrete, ambigue, a bassa definizione........sotto pelle.

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