Una trama esile e già sviscerata da altri registi. La solita storia che ci presenta una lei "colta" e altezzosa ma col vizietto di intrattenere rapporti, anche carnarli, con un tizio che, al contrario, è un perfetto ignorante e un volgare galeotto.

Il regista José Pinheiro, prima di aver visto questa pellicola, era per me un perfetto sconosciuto.

E "Mon Bel Amour - Ma Déchirure", credetemi, non mi ha certo spronato ad approfondire la conoscenza della sua filmografia.

Insomma, l'avrete già intuito, stiamo parlando di una pellicola erotica anni '80 del tutto trascurabile, oltre che di una prova recitativa piuttosto scadente

Lei: Catherine Wilkening. In seguito protagonista di altri e più famosi film.

Lui: Stephane Ferrara. Pugile professionista e attore. Noto per aver interpretato la parte di Rocco, il protettore dell'ononima protagonista di "Paprika" (Tinto Brass)

Si legge nei titoli di coda che il ministero Ministero Della Cultura francese ha pure sborsato dei soldi per questa ciofeca.

Allora perché ve ne parlo ? Perché mi ricorda l'adolescenza, quando rubai una cassetta de "I Classici Proibiti" editi da L'Espresso e la guardai con la solita ansia di chi, per questioni d'età, ha il testosterone a mille.

Ma non c'è poi molto di eccitante in "Mon Belle Amour - Ma Déchirure". La storia malata che si instaura tra due soggetti talmente dissimili , porta Catherine e Patrick , questo il nome affibiato al personaggio interpretato dal buon Ferrara, in una torbida spirale di scopate consumate in fretta e furia, litigi, schiaffoni, insulti e poi, immancabile, la solita e insana voglia di ritornare assieme.

Alla fine Patrick non riesce più a reggere un simile fardello emotivo. Invita Catherine in auto e improvvisandosi attore teatrale, imita un Geronimo scatenato. Proprio quando è alla guida.

Il finale è piuttosto scontato. Si salva solo la bella ed erudita signorina.

La colonna sonora annovera brani di Fra Lippo Lippi, Cutting Crew, Jack Edwards e altri del compositore Romano Mussumara. Bella canzone "Catherine", davvero! Ma non basta a salvare un film penoso e terribilemente prevedibile.

Per me un ricordo dei tempi che furono. Per voi, al massimo, una pellicola da guardare in momenti di scazzo, magari per ridere di qualche trovata goliardica.

Un vero peccato. Il quindicenne che rubò quella videocassetta non trovò alcun valido esempio di erotismo cinematografico. Fortunatamente, anni dopo, scoprì ben più onesti e fantasiosi registi.

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