L'Atlantico di Roma (già Palacisalfa) è stipato dei suoi tremila posti di capacità. L'attesa è tanta per la prima sortita romana dei Kasabian, band pronta a diventare la nuova punta di diamante del rock made in UK. Personalmente li seguo da tre anni, e anche se trovo più originali i primi lavori apprezzo la svolta sixties psichedelica degli ultimi due album.

La band sale sul palco alle 21.32, precisa e senza guest, e attacca con “Days are Forgotten”, una delle tracce chiave di “Velociraptor!”. In sei sul palco (con una seconda chitarra e le tastiere), l'energia è da subito alta. Sergio Pizzorno è molto glam con il colletto di piume e il cespo di capelli a frangettone. Tom Meighan, giacca di pelle e occhiali alla Ozzy, è subito padrone del palco. Sparano in sequenza “Shoot the Runner”, “Velociraptor!” e i tremila dell'Atlantico sono conquistati. Tom lascia la scena a Sergio, che prima ci dichiara con rammarico di non sapere l'italiano (con quel cognome un po' una pecca, direi...) e poi si cimenta in una versione molto pompata di “Take Aim”. Il gasatissimo Meighan torna per “Club Foot”, loro primo vero inno, dedica “Re-Wired” to all the ladies e dà il meglio di sé sulle note di “Man of Simple Pleasures” e “Fast Fuse” (confesso che quest'ultima ha il suo perché dal vivo, su disco non mi aveva mai preso). Immancabile “L.S.F.”, la canzone con cui li conobbi; mentre intoniamo tutti insieme il coretto, Pizzorno vorrebbe farci credere che siamo ai saluti. Soliti tre minuti di stop a farsi chiedere dai presenti di tornare sul palco (ma perché ancora queste cose? Non ci crede più nessuno...) ed ecco l'intro di “Switchblade Smiles”. Poi ...Get loose get loose... “Vlad the Impaler” diventa un duetto tra Sergio e Tom, che creano il panico tra cambi di chitarra, microfoni che roteano e reggiseni colti al volo. Il finale è affidato all'incendiaria “Fire”: ci fanno abbassare per il fomentone, poi si salta tutti assieme e continuiamo a dimenarci fino al reprise. E vai coi saluti. Bel live e bravi loro, l'unico appunto è l'ora e mezzo scarsa di concerto, ma la qualità c'è stata, e l'entusiasmo pure.

Mi avevano regalato il biglietto già da un paio di mesi, fortuna che non sono andato fin su a Milano a vederli, a novembre scorso, altrimenti avrei rosicato doppiamente a scoprire - non solo della data di ieri - ma anche di quella in programma a luglio, al Rock in Roma. In effetti è un momento magico per i quattro di Leicester: grandi lodi e vendite dell'ultimo “Velociraptor!”, e addirittura altre cinque date estive in Italia. Consigliate, anche solo se vi piacciono i singoli.

Setlist:

  1. Days are Forgotten

  2. Shoot the Runner

  3. Velociraptor!

  4. Underdog

  5. Where did all the Love go?

  6. ID

  7. Take Aim

  8. Club Foot

  9. Re-Wired

  10. Empire

  11. Man of Simple Pleasures

  12. Fast Fuse

  13. Goodbye Kiss

  14. L.S.F.

  15. Switchblade Smiles

  16. Vlad the Impaler

  17. Fire

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