Come già trattato nella recensione sull'anime "Urusei Yatsura" dall'opera prima di Rumiko Takahashi sono stati tratti sei lungometraggi per il cinema. Dall'esordio di "Only You" del 1983, più fedele allo spirito del lavoro originale molto ironico e pungente, passando per il discusso "Beatiful Dreamer" del 1984, per molti un capolavoro. Ma "Lamù: The Forever" uscito a sole tre settimane dalla conclusione in Giappone dell'amatissima serie tv nel 1986 lascia spiazzati.
Si volge uno sguardo vero il mitico quartiere di Tomobiki tra le vite di Ataru, Mendo, Megane, Kibi, Sakura e di tutti gli altri personaggi che hanno popolato l'esistenza di Lamù dal suo arrivo sulla terra. Quello che lascia meravigliati è la scelta di una trama che si stacca completamente dalle ironiche vicende del gruppo, o meglio si concentra più su alcuni elementi che nell'anime venivano trattati in modo più velato in episodi bellissimi di contorno. La trama prende spunto da una situazione tipica di Lamù, ovvero Megane e Mendo vogliono realizzare un film su un ciliegio che è nella storia della famiglia del giovane ricco da tre secoli; ma una volta iniziate le riprese qualcosa inizia a turbare Lamù che a poco a poco perde i poteri e scompare mentre il quartiere di Tomobiki inizia a trasformarsi e le vite dei giovani ragazzi vengono completamente stravolte da eventi al limite dell'assurdo.
Il film fu accolto in modo molto critico, il pubblico rimase spiazzato da una trama al limite della comprensione e venne rapidamente catalogato come un esercizio di stile del regista Yamazaky. In verità "Lamù: The Forever" è un piccolo gioiello che trae nella filosofia della natura e nella coscienza ecologica proprio quelle basi tematiche sfuggite ai più. Lamù viene percepita dall'ecosistema Tomobiki come una creatura ectopica, senza un passato a lui collegato, un presente e un futuro incerto. Proprio come accade in natura, quando si inserisce una specie alloctona in un ecosistema che ha i suoi fragili equilibri millenari, Lamù ha alterato l'equilibrio di Tomobiki e questi cerca di espellerla. Ma la ragazza vive già nei ricordi e nei sogni dei suoi amici e questi ultimi alla fine materializzandosi cercheranno di lottare per riportarla a casa.
Film molto interessante, complesso ma di notevole attualità già nel 1986. Si tratta di ecologia e dei suoi sottili e fragilissimi equilibri con un linguaggio nuovo e coinvolgente, forse per un biologo o un filosofo è più facile comprenderlo ma si tratta di un'opera suggestiva che veicola tematiche universali e naturali con una forma d'arte splendida nei disegni e nella colonna sonora.
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