A volte bisogna essere riconoscenti a certi gruppi che in qualche attimo di lucidità autodefiniscono il proprio lavoro in maniera così efficace che al povero recensore non resta che constatare il tutto. Soggetto al cambiamento senza preavviso.
Le canzoni dei Keelhaul sono esattamente così, imprevidibili, con frequentissimi cambi di tempo ma allo stesso tempo coese ed omogenee nonostante la loro intricata struttura.
Dimenticatevi il classico schema strofa-ritornello-strofa-ritornello-ponte-ritornello, sarà addirittura difficile distinguere un riff dall'altro tanto è la mole di materiale compressa nella forma canzone. "Subject To Change Without Notice" è dunque come un contenitore di cartone riempito fino all'inverosimile e prossimo all'esplosione.

La copertina del disco è già un avviso per chi sta per mettere il cd nel lettore senza conoscere i Keelhaul, un bambino senza volto, al timone di una barca 10 volte più grande di lui. Se associamo a questa immagine il titolo dell'album si possono subito trarre delle conclusioni: l'impossibilità di governare e di direzionare univocamente tutto quello che sta succedendo.
Infatti questa è la fissazione della band di Cleveland, il concetto di controllo e soprattutto il fascino che si prova nel momento in cui lo si sta per perdere. Il gruppo stesso ha dichiarato che questa "ossessione" è nata dopo aver ascoltato un disco pubblicato nel 1994 dalla Earache ed inciso dai Brutal Truth, il titolo era "Need To Control"... Capito il concetto?

Niente nel disco viene lasciato al caso: dai riff di batteria che sembrano perdersi in mille direzioni per poi ritrovarsi al punto ed al momento giusto, ai giri di basso che richiamano alla mente suoni e percorsi settantiani, passando per ritmiche di chitarre ora ipnotiche ora trascinanti. Il tutto rientra in un disegno, in un progetto che traspare da ogni singola nota.
Qualche punto di contatto lo si può trovare in gruppi come Isis (non per niente compagni di scuderia), Botch e Neurosis ma l'originalità è comunque a livelli assoluti. Talmente originali che personalmente mi ricordano i King Crimson più duri nel modo di (de)strutturare le canzoni; ma ripeto ogni riferimento è puramente soggettivo e casuale. Questi folli ragazzi di Cleveland amano spiazzare l'ascoltatore e lo fanno con uno stile unico, isterico e veloce, convulso e devastante.

Le radici hardcore del gruppo sono più marcate negli unici pezzi cantati del disco (un razzo spaccaossa come "Shackleton" e botte ai fianchi del calibro di "Cruel Shoes" e "Carl Vs. 10000 LB Shadows") mentre nel resto del tempo rimasto a disposizione i Keelhaul ci "sfiniscono" con estemporanee divagazioni strumentali.
A volte queste sfuriate assumono la forma di macigni dal groove robusto e corposo ("Answer The Kitchen", "Randall"), altre volte prevalgono ritmiche sghembe e giri soffocanti ("The Gooch").
Ma dove la band colpisce in pieno è nelle matasse fumose e alterate, pezzi come la lunghissima "Driver's Bread", la soffusa "HMG" o l'ambigua "Mash The Sandwich" sono perle di perizia tecnica e immane capacità di scrittura.
Un viaggio gigantesco tra cambi di tempo, ruggiti di chitarra, liquide sensazioni psichedeliche e variazioni umorali che lasciano sbigottiti. L'imponente bestia musicale procede fino alla fine senza proferire più parola riuscendo sorprendentemente ad essere altrettanto comunicativa.

Questo e anche di più sono i Keelhaul. Capirli o meno è una cosa che accade subito perché il disco è sì complesso ma allo stesso tempo totalmente diretto. Non ci sono refrain da imparare o ponti che si ripetono, il bello sta nel godersi il flusso sonoro.
Un disco hardcore quasi interamente strumentale. Possibile? No, indispensabile.

Elenco tracce e video

01   The Gooch (03:18)

02   Cruel Shoes (03:09)

03   Driver's Bread (08:34)

04   Carl vs. The 10,000 LB Shadow (04:31)

05   Shackleton (02:47)

07   Tits of War (01:25)

08   Answer the Chicken (04:03)

09   Mash the Sandwich (04:08)

10   Randall (06:03)

11   Two Twinkies Deep (01:52)

12   Burlinolinol (02:21)

13   C.O.C (A.K.A.: Corrugated Black Lung) - From 1997 (demo) (05:39)

14   Tuco - From 1997 (demo) (02:16)

15   Unleaded - From 1997 (demo) (04:47)

16   Rocker (A.K.A.: Fuimus) - From 1997 (demo) (04:42)

17   Ornamental Iron (A.K.A.: Cleanser) - From 1997 (demo) (02:51)

18   Khmir - From 1997 (demo) (07:23)

19   3x3 Eyes - From 1997 (demo) (03:18)

20   Just Got Paid - Z.Z. Top Cover (03:28)

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