Nel 2005 è uscita "Kiss Gold" una raccolta da due cd dei Kiss, quartetto newyorkese di matrice hard rock nato nel 1973. I Kiss conobbero un periodo di successo dal '75 al '79 e uno di grande crisi fino all'82. Con questa recensione prendo dunque l'impegno di ripercorrere la parte iniziale della carriera dei Kiss, presentando questa raccolta raggruppando le varie song tra loro, secondo gli album di provenienza. Il cd comprende i loro più grandi successi dal'74 all'82.

La line-up era formata da due chitarristi ovvero Paul Stanley alla chitarra ritmica e Ace Frehley alla chitarra solista, un bassista Gene Simmons e Peter Criss dietro le pelli della batteria. Per quanto riguarda la voce ebbene tutti i quattro membri del quartetto avevano la possibilità di cantare in una delle numerose song di questo gruppo, anche se i due cantanti principali, nonché fondatori del gruppo erano Gene Simmons e Paul Stanley. Ora passiamo alla descrizione della raccolta che cercherò di fare nel modo più sintetico possibile, vista la lunghezza dell'antologia, che si completa di ben quaranta canzoni e quindi per evitare che la noia si istauri nelle menti dei lettori debaseriani.

CD1

Le prime cinque canzoni fanno parte del primo lavoro della band: "Kiss" del 1974. Presentano uno stile molto simile fatto da un ritmo lento, e le chitarre che operano mediante riff non pesanti e aggressivi: esempio di ciò che ho detto sono "Strutter", "Nothin' To Lose" e "Firehouse", "Deuce" e "Black Diamond". Buon lavoro dei Kiss, che fa presagire bene per gli album seguenti.

Da "Hotten Than Hell" del 1974 sono state prese "Got To Chose", "Parasite" e la title-track "Hotten Than Hell". Le tre canzoni in me hanno suscitato tre stati d'animo differenti: la prima "Got To Choose", mi è risultata orecchiabile. "Parasite" è a livelli superiori, vista il riff metal, dovuto al ritmo e all'assolo molto veloce. "Hotten Than Hell" mi ha deluso, vista la voce del cantante che stona parecchio nel ritornello. Ma parliamo delle song seguenti: scelte da "Dressed To Kill" e sono "C'Mon And Love Me", "She" e "Anything For My Baby". Solo "She" è degna di nota, per il suo riff imponente.

Si arriva così ad "Alive!", un live da dove sono state prelevate "Rock Bottom" che presenta un'apertura in tastiera, dopo un minuto circa, si sente la voce del cantante che apre la song in cui c'è un gran lavoro di Peter Criss alla batteria. A quasi due minuti, comincia un assolo devastante eseguito alla perfezione da Ace Frehley, che da alla canzone una nota positiva. "Cold Gin" inizia con la distorsione della chitarra e in seguito c'è l'attacco del batterista. È proprio in questa canzone che la batteria svolge un importante ruolo. Infatti vi è un'alternanza di parti suonate a parti in cui è possibile solo sentire il ritmo d'accompagnamento di questo strumento. Seguono altri due live ovvero "Rock And Roll All Nite" canzone molto bella e orecchiabile e "Let Me Go, Rock 'N Roll". È da segnalare la diffusione di assoli nella seconda nominata, dove ho udito alcuni cambi di tempo significativi. Queste sono le ultime due track prese da "Alive!".

"Detroit Rock City", è la track n°16 del CD, uno dei più grandi capolavori dei Kiss. Questo pezzo ha un ritmo veloce e assennato e buon assolo nella parte centrale della song. Esso rappresenta il coronamento della cooperazione di tutti i componenti della band: gran lavoro di Ace Frehley alla chitarra, Peter Criss che tiene bene il ritmo di batteria, la bravura di Paul Stanley alla voce e alla chitarra ritmica e di Gene Simmons al basso. Voglio parlare molto di questa canzone ed esamino pure il testo, che parla di un ragazzo che, a Detroit deve assistere a un concerto dei Kiss, ma purtroppo non potrà mai, vista la morte per incidente stradale. La canzone termina con la frenata dell'automobile del fan che si collega all'inizio di "King Of The Night Time Word" buona canzone, come quella che segue "Shout It Out Loud". Ma dopo aver ascoltato tante song hard rock è il momento di rilassarci con una ballata in tastiera, con anche una breve parte di strumenti a fiato. "Do You Love Me" è l'ultima song del primo CD di questa raccolta. Anche qui, buon lavoro del batterista, ma all'interno di questa traccia è possibile sentire un accenno di suono di campane. Queste ultime tracce esaminate sono di "Destroyer" buon lavoro dei Kiss, rilasciato nel Marzo 1976.

CD2

Passiamo ora a esaminare il secondo CD di questa maxi-raccolta. I primi pezzi fanno parte di "Rock N' Roll Over" album del 1976. "I Want You" comincia con un arpeggio acustico, e la voce fiacca di Stanley; segue una distorsione iniziale che da il via alla canzone, nel complesso un buon pezzo. Segue subito dopo "Calling Dr. Love": alla batteria Peter Criss, con il Charleston, svolge un buon lavoro, comunque gli assoli sono molto buoni, perciò buon lavoro anche di Ace Frehley. "Hard Luck Woman", è un pezzo quasi tutto acustico, molto bello e rilassante, anche se lento, ma tuttavia diverso dalle altre canzoni prese in considerazione dello stesso album.

In seguito, "I Stole Your Love" è stata scelta da "Love Gun" altro buon lavoro dei Kiss, e presenta un riff veloce ma comunque preciso in stile Rock N' Roll, con un assolo, anch'esso molto impegnativo e orecchiabile. E ora mi preparo ad analizzare un altro pezzo dei Kiss, molto importante: "Love Gun": title-track dell'album da cui è stata presa. Riff imponente e maestoso, Peter Criss, sempre attivo alla batteria, che con un ritmo di accompagnamento molto preciso segue il riff del chitarrista. Anche l'assolo è molto bello, e in questa canzone, viene eseguito di sottofondo alla voce del cantante durante il ritornello. Passiamo a "Christine Sixteen", song che inizia con il suono della tastiera che è presente quasi in ogni parte della canzone, che accompagna il riff. Tuttavia, questo è un pezzo di minor rilievo in confronto a quello da me esaminato in precedenza. L'ultima song presa da "Love Gun" è "Shock Me", canzone dai toni molto pacati e tranquilli, con un buon accompagnamento in batteria.

"Makin' Love" e "God Of Thunder" sono di "AliveII". In entrambe i riff sono potentissimi, con una differenza della voce di Stanley, che nella prima è più spinta e tirata, mentre nella seconda molto più cupa. La song di Paul Stanley "Tonight You Belong To Me" ha un bel riff e un l'assolo, davvero molto bello: "New York Groove" e "Don't You Let Me Down" comprendono suoni per la maggior parte acustici che distorti. "Radioactive" di Gene Simmons è l'unica che può tenere testa a quella di Stanley, a cui comunque è molto simile. Queste quattro song erano i singoli di ogni componente della band registrati prima dell'album "Dynasty"

Appunto "Dynasty" comprende un gran successo dei Kiss: "I Was Made For Loving You", song molto famosissima, che comunque si allontana dalla tonalità hard rock che contraddistingue i Kiss, per avvicinarsi al Rock-Pop. Comunque molto bello ed orecchiabile l'assolo. "Sure Know Something" è un pezzo anch'esso molto famoso, e anche lento, ma qui un gran lavoro lo svolge il basso, soprattuto nella strofa. Un buon lavoro, quindi, di Gene Simmons. "Shandi" e "Talk To Me" sono molto simili tra loro e comunque anch'esse come la sopradescritta "I Was Made For Loving You" hanno un suono più "pop" del solito. Esse, fanno parte di "Unmasked" rilasciato nel maggio 1980.

L'unica track presa da (Music From) The Elders è "A World Without Heroes", una ballata, inizialmente in tastiera e poi si udisce l'assolo di Frehley. Tuttavia questa canzone non mi ha convinto molto. "Nowhere To Run" e "I'm A Legend Tonight" sono le ultime canzoni che esamino: fanno parte di "Killers" e ritornano ad avere un riff più vicino alle tonalità hard rock, con buoni assoli in pieno stile Kiss.

Dovendo fare un paragone tra i due CD, il primo è decisamente meglio, perchè comprende canzoni migliori, tra cui "Detroit Rock City" e "Strutter", "Rock And Roll All Nite", "Parasite" è molte altre, mentre, del secondo, degne di nota sono solo le canzoni prese da "Love Gun", altro album storico del quartetto Newyorkese, non dimenticando il grande successo di "I Was Made For Loving You".

Per concludere: nel complesso una buona raccolta che riassume una buona parte della carriera dei Kiss, comprendente canzoni molto importanti, indelebili nella storia dell'hard rock, e destinate a lasciare un segno indelebile nel futuro della musica dello stesso genere.

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