"Trans-Europe Express" fu l'album che nel 1977 consacrò definitivamente i tedeschi Kraftwerk e che, dopo i mirabili "Autobahn" e "Radio Activity", sdoganò la musica elettronica per il grande pubblico portandola in una fascia di ascolto che non disdegnava le novità pur nutrendosi sostanzialmente di canzoni pop.

La formula del quartetto teutonico anche in questo album resta sostanzialmente la stessa: voce+strumenti elettronici, melodie lineari e accattivanti, testi recitativi con citazioni multilingue, ritmi mai esasperati, rigore formale dell'esecuzione. Una formula che enunciata così sembra l'uovo di Colombo e che in verità nessuno prima di loro aveva consolidato nero su bianco in modo tanto evidente. Inoltre la concettualità pressochè universale dei loro lavori, unita ad una visualità essenziale e molto europea, ha reso un disco come "Trans-Europe Express" qualcosa di talmente immediato e affascinante da meritarsi un posto al sole nelle classifiche dell' epoca senza peraltro svendere la grande professionalità artistica del gruppo.

La title-track dell'album, che con un sintetico sferragliare di treni futuristi spopolò sulle radio di mezzo mondo, citava grandi capitali e icone del jet-set musicale (come David Bowie) regalando una sensazione vivissima di viaggio culturale ed emotivo proiettato sia verso il passato che verso gli anni a venire. Il memorabile leit-motiv del pezzo suonato con violini artificiali su una semplice linea ritmica è sicuramente uno dei punti di riferimento di tutta la musica pop e rock attuale, che ha trasversalmente contaminato i generi più svariati dalla fine degli anni '70 ad oggi.

Ma non è solo quella la traccia degna di nota, in un album che si snoda con apparente ripetitività attraverso uno scenario quasi cinematografico fatto di muti personaggi, manichini, artisti del passato, architetture di gusto assolutamente europeo. Ed è in canzoni rarefatte e surreali come "Hall of mirrors" e "Crash Test Dummies" che meglio si estrinseca lo stile dei Kraftwerk, fino a confluire nella arcana e malinconica "Franz Schubert" che si permea di vera musicalità per poi ricondurre l' ascolto alla suite di apertura "Europe Endless". In mezzo l'excursus "Metal on Metal" che anticipa di diversi anni le tendenze rumoristico-industriali messe in atto in chiave pop da Depeche Mode e altre band della synth-wave britannica negli anni ' 80.

A mio giudizio "Trans-Europe Express" non è il vertice artistico dei Kraftwerk, pur essendo un'opera di grande rilevanza. I due precedenti album sono sicuramente più completi e rifiniti, nonchè più coinvolgenti sul piano evocativo. Ma bisogna dire che il disco in questione è stato il capitolo della consacrazione, quello che ha dato loro più visibilità e che ha stabilito un punto di riferimento preciso per le sonorità delle arti elettroniche.

Da sentire comunque e da valorizzare unitamente nei suoi aspetti musicali-visuali. Osservate i quattro Kraftwerk in copertina e immergetevi nell'Europa del XX secolo senza riserve, nelle sue travolgenti evoluzioni tecnologiche che non hanno alienato la capacità di emozionarsi e di sognare.

Elenco tracce testi e video

01   Europe Endless (09:40)

02   The Hall of Mirrors (07:54)

The young man stepped into the hall of mirrors
Where he discovered a reflection of himself
Even the greatest stars discover themselves in the looking glass
Even the greatest stars discover themselves in the looking glass

Sometimes he saw his real face
And sometimes a stranger at his place
Even the greatest stars find their face in the looking glass
Even the greatest stars find their face in the looking glass

He fell in love with the image of himself
and suddenly the picture was distorted
Even the greatest stars dislike themselves in the looking glass
Even the greatest stars dislike themselves in the looking glass

He made up the person he wanted to be
And changed into a new personality
Even the greatest stars change themselves in the looking glass
Even the greatest stars change themselves in the looking glass

The artist is living in the mirror
With the echoes of himself
Even the greatest stars live their lives in the looking glass
Even the greatest stars live their lives in the looking glass

Even the greatest stars fix their face in the looking glass
Even the greatest stars fix their face in the looking glass

Even the greatest stars live their lives in the looking glass
Even the greatest stars live their lives in the looking glass

03   Showroom Dummies (06:13)

1 2 3 4 [in German]

We are standing here
Exposing ourselves
We are showroom dummies
We are showroom dummies

We're being watched
and we feel our pulse
We are showroom dummies
We are showroom dummies

We look around
and change our pose
We are showroom dummies
We are showroom dummies

We start to move
And we break the glass
We are showroom dummies
We are showroom dummies

We step out
And take a walk through the city
We are showroom dummies
We are showroom dummies

We go into a club
And there we start to dance
We are showroom dummies
We are showroom dummies

[repeat to fade]
We are showroom dummies

Europe endless
Endless endless endless endless
Europe endless
Endless endless endless endless

Parks, hotels and palaces
Europe endless
Parks, hotels and palaces
Europe endless

Promenades and avenues
Europe endless
Real life and postcard views
Europe endless

Europe endless
Endless endless endless endless
Europe endless
Endless endless endless endless

Elegance and decadence
Europe endless
Elegance and decadence
Europe endless

04   Trans-Europe Express (06:52)

Trans-Europe Express
Trans-Europe Express
Trans-Europe Express
Trans-Europe Express

Trans-Europe Express
Trans-Europe Express
Trans-Europe Express
Trans-Europe Express

Rendezvous on Champs-Elysees
Leave Paris in the morning on T.E.E.
Trans-Europe Express
Trans-Europe Express
Trans-Europe Express
Trans-Europe Express

In Vienna we sit in a late-night cafe
Straight connection, T.E.E.
Trans-Europe Express
Trans-Europe Express
Trans-Europe Express
Trans-Europe Express

From station to station
back to Dusseldorf City
Meet Iggy Pop and David Bowie
Trans-Europe Express
Trans-Europe Express
Trans-Europe Express
Trans-Europe Express

05   Metal on Metal (06:43)

Instrumental

06   Franz Schubert (04:26)

Instrumental

07   Endless Endless (00:55)

Endless
Endless
Endless
Endless
Endless
Endless
Endless
Endless
Endless
Endless
Endless
Endless
Endless

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Altre recensioni

Di  Qzerty

 "Disco capolavoro di ispirazione, composizione, produzione e contenuti."

 "Trans-Europe Express merita di essere ascoltato almeno una volta nella vita da chiunque si definisca appassionato di musica."


Di  Rocky Marciano

 "Noi non apparteniamo a nessuno, noi siamo una forma ben organizzata di anarchia, come la musica del resto, una forma ben organizzata di rumore."

 "La title-track è la realizzazione definitiva dell’arte elettronica dei Kraftwerk, con un testo scarno, affascinante e emblematico, e la sua melodia portante che lascia senza fiato per la sua impetuosa e irruente bellezza."


Di  R13569920

 Trans Europe Express suona il treno, è come se lo avesse campionato, siamo davvero nel vagone ed osserviamo l’Europa che scorre da Berlino a Parigi.

 I Kraftwerk hanno avuto il merito di imporre un’estetica musicale e culturale attraverso i propri albums.


Di  123asterisco

 Un tempo finito (40 minuti circa) è in grado di farsi immagine concreta di un tempo infinito.

 Il prodotto dell’uomo imperfetto, raggiunge la perfezione.