E dunque, di nuovo Ducoli! Il menestrello di Breno si è dunque di nuovo svenato per dare alle stampe il suo quarto CD, presentato come “un disco e un libro, praticamente la stessa cosa” , sotto il nome comune de “La Banda del Ducoli”, e attenzione perché lui ci tiene moltissimo a questo ensemble.
Dall’inizio, in cui le pive e un ambiente da night club introducono “Sgangherata”, si capisce subito che questo è un album che più “ducoliano” non si può, canzoni sospese a metà fra la triste realtà e i suoi sogni, dove si descrivono storie di donne, alcol e vita notturna, possibilmente in locali dove è presente anche un buon pianoforte, fumo e uno stipendio da spendere. Da notare in “Maledetta Africa” un velato ma ironico attacco a quei personaggi che ti infastidiscono con le loro teorie sull’avere successo. Per dirla con le sue parole è “una storia che muovendosi tra il grottesco e il surreale in situazioni comiche ed esilaranti, guida il lettore nella ricerca di una personalissima vittoria che per qualcuno dei personaggi assume semplicemente il significato di giustizia”.
In definitiva è sempre il Ducoli con la sua personalità, la sua simpatia, la sua bellezza (questo lo scrivo così lui è contento…), e con la sua grande Banda, Massimo Saviola al basso e contrabbasso, Lorenzo Lama alle chitarre, Arcangelo Buelli piccolo grande batterista, e Renato Saviori al pianoforte. Cercate di tenervi aggiornati sulle date dei loro concerti perché si tratta di un gruppo assolutamente imperdibile. Per maggiori informazioni guardate www.labandadelducoli.it, il sito del Ducoli.
Elenco e tracce
Carico i commenti... con calma