Ma quanti ricordi questa Bottega Dell' Arte... Non so se tutti hanno presente questo grande gruppo che magari all' epoca ero un po titubante a sbandierare ai quattro venti (guai a far sapere che ascolti musica simile all' epoca!) ma ormai la giuventu è passata, e con essa, anche i pregiudizi dell' epoca. Posso dire che possono non piacere, ma i ricordi vanno ai quattro venti ed io sono troppo affezionato per provare una minima vergogna che non avrebbe neppure motivo di esistere. Quante belle canzoni, quanti amori perduti e quante belle sensazioni.

Era il 1975 ed io ero in preda alle migliori esperienze della mia vita, e quando accendevo la radio c'erano loro. Strizzavano l'occhio al prog senza alcun dubbio, almeno per quanto riguarda gli esordi, e qualche volta ci riuscivano e qualche volta no, ma quanto erano bravi... Avevano caratterizzato quegli anni insieme a tanti altri gruppi che porto nel mio cuore come i tanto bistrattati Giardino dei Semplici oppure gli Alunni Del Sole ma anche i Collage, insomma, per me una miniera d'oro. E proprio nel 1975 cosa usciva dagli stereo se non l'esordio della Bottega Dell' Arte, capitanata dal Romano Piero Calabrese, grande cantante da una voce molto evocativa.

Insomma, gia la copertina era tutto un programma, copertina ormai almeno da me consumata, con un quadretto stile lavorativo dei 5 ragazzi. E io non lo so perchè ma me ne innamorai subito. Forse ancora non conoscevo la musica d'avanguardia, ma quando ci si affeziona a una cosa non ci sono sperimentazioni tecniche che reggano, per te vale di piu cio di cui ti sei affezionato. Basta ascoltare Il fiume, il villaggio, la miniera che bella melodia e che bella canzone, nei riguardi di un addio fanciullesco al posto di nascita e di un ritorno nell' età adulta. E in quel posto ora non ce ne si vuole piu andare, perchè un po come me per il disco, non conta tanto la bellezza del posto, ma quanto ci si è affezionato. E beh i ricordi erano fondamentali per far breccia sul pubblico, e devo dire che questi ragazzini ce la facevano abbastanza bene. Per non parlare di quanto è bella Come due bambini che tratta di un amore quasi dai connotati infantili nei riguardi di una donna forse lontana. Ma che bei arrangiamenti, veramente niente male. E Ripensare a Lei... Una delicatezza veramente bella da sentire e da godere, i ricordi fuori scuola sono i temi della canzone, ma anche i miei ricordi nei riguardi di questo pezzo trattano le stesse tematiche.

E poi la commozione diventa quasi d'obbligo, non posso fare altro che ripensare a quella ragazza di tanti anni fa, chissa dov'è ora, se si è sposata oppure no, ma io la penso ancora, e sembrerà banale alla mia età ma non riesco a cancellare dalla mia mente anche le piu piccole delle cose, lei mi guardava ed io la fissavo negli occhi, cosi come mi ritornano negli occhi le immagini di lei con l' introduzione musicale di Che Dolce Lei. Ed io sono qui, tra le quattro mura a guardare fuori dalla finestra nella speranza di dimenticare e tornare alle cose di tutti i giorni. Meglio passare a canzoni che mi diano meno ricordi, come Camelot, bella ballata dai connotati medievali. Speriamo che i ricordi non mi colgano di nuovo impreparato...

Forse mi fa male sta musica... Ma andiamo avanti, Noi due nel bene e nel male che un po sulla riga precedente riprende dei temi cari al gruppo, e se Camelot mi aveva leggermente tranquillizzato, qua torno di nuovo sugli attenti. E ritrovo l'incomunicabilità del testo nel rapporto che avevo con la mia prima moglie. Ma questo è meglio tralasciarlo. Niente a che vedere col sorriso che aveva quella ragazza da me ricordata precedentemente del liceo....Basta frignare cambiamo track.

Un esistenza, il pezzo piu lungo del lotto, un bell' intermezzo musicale che ricordano che La Bottega non serve solo a farmi piangere ma anche a mettere insieme piu strumenti per un accozzaglia musicale niente male. Scusate la track by track che ho letto non piaccia molto pero sono un novizio e quindi trattatemi di conseguenza. Devo dire la verità ci sono anche pezzi che si lasciano ascoltare senza ricordarmi troppo. Non posso dire lo stesso di Amore non amore, bel pezzo malinconico che non puo fare altro che farmi tornare agli anni in cui avevo la macchina con i miei amici e ogni giornata era un avventura. E io non so se devo spegnerlo o no questo maledetto stereo. Chiudo con due pezzi veramente belli e molto vicino al prog, A Cinthya e la splendida Mare Nostrum.

Chiudo qua. La produzione della Bottega l'ho amata anche in altri grandi pezzi, ma per motivi recinsorei non potevo descriverli tutti in un solo testo, magari la prossima volta parliamo anche dell' album Dentro, pieno di pezzoni che mi fanno ritornare adolescente. Spero di non aver annoiato nessun giovane alla ricerca di musiche d'avanguardia con questo testo da vecchio pensionato alla ricerca di vecchie esperienze, buona giornata

 

Elenco tracce e video

01   Il fiume, il villaggio, la miniera (05:30)

02   Come due bambini (03:18)

03   Ripensare a lei (03:12)

04   Camelot (05:16)

05   Noi nel bene, noi nel male (03:44)

06   Un'esistenza (05:59)

07   Amore non amore (03:26)

08   A Cynthia (05:35)

09   Mare Nostrum (04:38)

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