Anno di grazia 1990. Un solitario ragazzo tedesco, Tilo Wolff, decide di sposare le sue più grandi passioni artistico-musicali: il gothic rock e la musica classica. Tilo non era un giovane solare ma, anzi, un'anima estremamente tormentata e sensibile.

Queste sue caratteristiche lo porteranno a fondare in quello stesso anno un progetto dal nome altisonante, Lacrimosa per l'appunto.

Se già conoscete la band e le sue derive pompose e orchestrali, dimenticate per un attimo dischi eloquenti come "Stille" o "Elodia". In questo debutto intitolato "Angst" (1991), manca la voce angelica di Anne Nurmi, così come mancano tanti elementi sonori che renderanno famoso il gruppo nel panorama dark e metal.

"Angst" può essere descritto come un disco darkwave prodotto però in maniera lo-fi.

Ma non cambiate pagina proprio ora!

Provate, piuttosto, ad ascoltare l'apertura di "Seele In Not". Oscurità e tristezza infinite.

"Requiem" e "Lacrima Mosa" si muovono sullo stesso sentiero, regalandoci glaciali momenti di riflessione e raccoglimento.

"Der Ketzer" non fa trasparire nessun raggio di luce. Ancora buio notturno. Il brano si apre con la voce del Papa (Giovanni Paolo II) ed è un atto di accusa contro la chiesa e la sua opulenza. Anni dopo, strano ma vero, Tilo Wolff diventerà cristiano.

Tornando alle ultime tracce di questo lavoro: "Der letzte Hilfeschrei" è semplicemente straziante. Un synth che simula il battito del cuore e di un elettrocardiogramma. La fine è ormai vicina.

Chiude le cupe danze "Tränen der Existenzlosigkeit", canzone a tratti sognante. Sintetizzatore e pianoforte, infatti, creano un affresco indubbiamente affascinante.

Come già scritto, questi non sono i Lacrimosa canonici. Bisogna anche dire che il disco presenta qualche pecca e più di un'ingenuità di fondo. Nonostante questi "nei", l'ho trovato bellissimo e lo consiglio a tutti gli amanti delle sonorità crepuscolari.

Unico scoglio all'approccio dell'opera: i testi sono tutti in lingua tedesca. Ma, se l'ho fatto io, potrete tranquillamente soprassedere a questo particolare.

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