Gli Ûlairi sono una international black metal band con membri già piuttosto navigati in ambito underground, provenienti da Norvegia, Spagna e Stati Uniti. Tra essi, alla voce, figura un personaggio semisconosciuto ma interessante: lo spagnolo Sanguinous Moth, che seguo con attenzione per via degli ottimi lavori pubblicati con uno dei suoi progetti, i Vampyric Winter.

Forti di un buon debutto rilasciato nel 2024, l’omonimo "Ûlairi", i tre blacksters tornano sul mercato in maniera indipendente proprio in questi giorni di inizio ottobre 2025 con il loro secondo full-length: "Winter Infernal".

Come si può facilmente intuire dalla copertina stessa, oltre che dal titolo, siamo di fronte a un disco totalmente devoto al classico sound lo-fi della Norvegia della prima metà degli anni ’90. La matrice di riferimento si può inquadrare perlopiù negli Immortal di "Pure Holocaust" (1993) e "Battles in the North" (1995), su cui si posa l’ombra oscura dei primi Darkthrone.

I tremolo sono taglienti e affilati come stalattiti di ghiaccio scheggiate; i suoni saturi, insieme ai terremoti di blast beat, simulano tormente di neve apocalittiche, dove uno scream straziante accompagna l’ascoltatore nei meandri di quel fondo nero in cui la morte, oltre che orizzonte ultimo della vita, diviene immanentemente la vita nella sua interezza.

Still... Black Fucking Metal.

We are not dead We have never lived [Burzum "Det som en gang var"]

Carico i commenti...  con calma