Siccome hanno cancellato tre mie goreview, ho deciso di fare una recensione più seria e grammaticalmente senza errori. Spero di riuscirci.

Stavolta ho deciso di parlare dei mitici Last Days Of Humanity, autori di un hyper-blasting-goregrind molto cavernoso e sanguinolento e adatto al pogo dei grindster più accaniti. Presto detto: i Last Days Of Humanity sono uno dei primi gruppi (attivi dal ‘93) che hanno gettato le basi per l'ormai famoso genere goregrind insieme ai Gut e ai Regurgitate. Questo cd che recensirò è uscito nell'ormai lontano duemila e nonostante questo non risente minimamente del peso degli anni, anzi è superiore alle uscite più recenti, essendo uno dei gruppi di punta del goregrind più marcio senza compromessi.

Questo è il loro secondo cd dopo il debutto intitolato "Sounds of Rancid Juices Sloshing Around Your Coffin", il sound è davvero riuscito con chitarre fulminanti e sparatissime, batteria in doppia cassa che spacca i neuroni registrata nella maniera più marcia possibile , growl modificato con il pitchshifter che è un misto tra il suono dello scarico del water e un uomo che vomita le proprie corde vocali, bassissimo e monocorde come il genere richiede.

I titoli dei 23 brani che compongono l'opera sono tutti molto debitori dello splatter: "Inquisizione dell'intestino retto", "Poltiglia puzzolente sotto ogni cavità", "Emorragia acuta e appetibile", "Odore purulento nello stomaco", "Fanghi anali defecanti" e molti altri ancora. Lo ritengo il cd più riuscito dei LDOH e anche quello più compositivamente valido, per chi non l'avesse nella propria raccolta è ora di dare una chance a questi quattro ragazzi provenienti dalle terre olandesi.

Voto 10/10.

 

Carico i commenti...  con calma