La one man band statunitense Lazer Throne, guidata dal polistrumentista Jonathan Buchanan, dopo un singolo nel 2022 e l’EP "Citadel of the Elder Star" nel 2023, pubblica a giugno 2025 il primo full-length: "Tomb of the Lunar Oracle", uscito in digitale in modo indipendente e in formato fisico per Northern Silence Productions.
"Tomb of the Lunar Oracle" presenta un black metal atmosferico e cosmico, arricchito da campionamenti ambientali. Per comprenderne l’approccio, è meglio non pensare alle convulsioni atonali dei Darkspace, quanto a realtà come Mesarthim, Paysage d’Hiver e Midnight Odyssey – pur senza le suite interminabili che caratterizzano questi ultimi due. Le sezioni ambient, dal sapore cosmico e spirituale, si fondono con la grammatica del black atmosferico anni ’90, su una produzione volutamente raw. Lo scream, un lamento straziante e ovattato, sembra emergere dal fondo di una caverna. Nei momenti più tradizionali tornano invece alla mente anche i polacchi Evilfeast. Ciò che colpisce è l’equilibrio tra la fiamma nera delle origini e una sensibilità più riflessiva e avvolgente, arricchita da venature epiche e trascinanti nei passaggi più sostenuti. Il tutto condensato in 41 minuti: un tempo insolitamente contenuto per questa declinazione del genere, testimoniando quindi una notevole, e benvenuta, capacità di sintesi.
"Tomb of the Lunar Oracle" è un viaggio che inizia da una tomba orbitante attorno a una stella morta e conduce attraverso affreschi sonori di synth malinconici e metallici, intrisi di sangue celeste... Contraddistinto da una vena doom che ne accentua il carattere immersivo e magnetico, richiamando in parte gli australiani Astral Silence – ma senza cadere nell’imitazione. La maturità stilistica di Lazer Throne, al netto del fatto che siamo di fronte a un semplice debutto, è realmente sorprendente.
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