Precious Claireece Jones ha sedici anni, vive ad Harlem ed apparentemente è una ragazza uguale alle altre, se non fosse per la pesante corporatura, per la scura carnagione e per la precaria situazione scolastica e familiare. Siamo nel 1987.
Il regista sceglie di descrivere una disastrosa vita adolescenziale.
Nonostante la ragazza frequenti la seconda media, Precious non sa ne leggere ne scrivere, l'unica materia nella quale eccelle è la matematica, passione accentuata dalla professionale disponibilità del professore. La situazione a casa non va meglio, quest'ultima si trova a fare i conti con una madre violenta e schiavista, depressa e gelosa; una gelosia data dalla convinzione che il marito, ormai scomparso da qualche anno, preferisse la giovane figlia (violentata per ben due volte e rimasta incinta altrettante) all'ormai più che resistibile madre.Ma Precious non si da per vinta, agli ottimi risultati nel calcolo, riesce ad aprirsi un varco nel buio e desolato percorso della sua vita, viene invitata in una scuola speciale nella speranza che tutto quello che sia successo sia stato solo un brutto incubo...
Signore e signori ecco a voi il film più atteso e più premiato dell'anno, un'opera drammatica e sentimentale tratta dall'omonimo romanzo di Sapphire. Vincitore di più di 60 premi internazionali (almeno cosi dice la locandina), il film di Lee Daniels ha dimostrato di essere il film giusto al momento giusto. Non è un caso che il film abbia avuto così tanto successo, il film è un bel film, ottima la recitazione della giovane ed esordiente Gabourey Sidibe, perfetta l'ambientazione: un'Harlem dimenticata da Dio nonostante si trovi a soli quattro km da Manhattan. Ma è anche vero che il regista decidendo di girare un film del genere, dato il particolare periodo storico-politico della nazione, dato il contesto sociale nel quale (purtroppo) un paese come l'America si trova ancora oggi, fa di questo piccolo gioiello un film per famiglie e alla portata di tutti. A partire dalla protagonista: una giovane obesa di colore denigrata per il suo fisico in una società classista e razzista com'è quella in cui vive, la speranza che tutto possa cambiare e che possa arrivare il salvatore della patria (Obama?), una figlia violentata dal padre alla tenera età di 13 anni.
Cos'ha di diverso questo film dalle altre opere di denuncia girate in precedenza?
Ancora una volta i miei complimenti per la densità e la crudeltà (in particolare la scena della lotta con la madre) ma siamo sicuri che i numerosi premi siano stati dati per il valore della pellicola e non per quello che ipocritamente rappresenta?
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Altre recensioni
Di ilfreddo
Le ferite che "Precious" apre, con queste rasoiate arruginite e sporche, lasciano il segno.
Il regista ci fa entrare in appartamenti nei quali i divani rattoppati hanno preso la forma del grasso culo del proprietario.