Sabato sono stato ad un matrimonio... ho preso una forte infezione intestinale e da allora tiro avanti con crampi allo stomaco, vomito e febbre alta che mi provoca visioni notturne allucinanti. Durante il giorno, vuoi per le notti insonni che mi intontiscono il cervello, vuoi per i potenti antibiotici che devo prendere e che mi annebbiano la vista, vivo in uno stato comatoso dove nulla è come sembra e tutto appare circondato da una nebulosa di ovatta.
L'unico momento in cui riesco ad afferrare la realtà terrena è durante l'ascolto di WIXIW dei Liars. Esso infatti è quanto di più vicino alla situazione che sto vivendo e perciò mi fa rimanere coi piedi per terra, ricordandomi che ascoltare un disco è un'azione normale, un semplice gesto nella vita di tutti i giorni.
Ed è sempre un album dei Liars, c'è tutta la loro aggressività, ruvidità e acidità, ma è come se esse fossero all'interno di questa sfera ovattata, che riesce in qualche modo a mostrarceli in una veste più delicata e sognante, a tratti ansiogena. Come nel video del primo singolo No. 1 Against the Rush, dove lo stesso Angus viene intrappolato da un pazzo con vari strati di pellicola trasparente!
Un singolo dai suoni più moderni che ci possano essere in giro. Certamete influenzati dall'electro-mood che ha pervaso tutti gli album usciti negli ultimi tre anni, riuscendo tuttavia a non esserne sopraffatti. I campioni elettronici sfruttati sono infatti molto sofisticat, pur nella loro essenza aspra e sporca, marchio di fabbrica della band newyorkese.
L'album si apre e si chiude con le due canzoni più piatte e docili ("da qui partiamo e qui vogliamo arrivare!") ma è una calma apparente. Octagon sembra uscita da "The Eraser" di Thom Yorke, Flood to Flood ci riporta invece ad echi underground e agli El Guapo (molto simile alla loro "Glass House", da Fake French, 2003). In His and Mine Sensations si possono quasi vedere le "navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione" come diceva Roy Batty (Blade Runner, Ridley Scott, 1982), Brats potrebbe benissimo essere sparata a tutto volume ad un rave party.
Il titolo WIXIW è palindromo, chiaro riferimento all'andamento circolare della storia, dove gli eventi si ripetono con regolarità, dove la fine coincide con un nuovo inizio, dove la vita e la morte si rincorrono l'un l'altra in moto perpetuo.
Mi accingo cos' anch'io a ripetermi, all'infinito... dal letto al cesso e quindi di nuovo al letto...
P.s. Forse i Liars sono finalmente riusciti a trovare la loro via, hanno fatto il punto della situazione e da qui ripartono, chissà... per uscire dall'etichetta di "band di culto" o per rimanervi?
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