Breve disquisizione sul minimalismo musicale. Perché è di questo che si parla, c'è poco altro da dire o descrivere: poco più che mezzora d'atmosfera. Lente note di pianoforte, malinconici arpeggi di chitarra, rigorosamente in tonalità minore e stando ben attenti a far sentire lo stridente rumore delle dita che scorrono sul metallo delle corde (per aggiungere quel tocco di folk che scalda l'animo con un tepore vago e lieve) ed una manciata di rumori ambientali che molto saltuariamente naufragano in un soft-noise da saturazione? Gli svedesi Library Tapes sono questo e nulla di più.

Questo loro primo lavoro, "Alone In The Brights Lights Of A Shattered Life", merita quindi una stroncatura completa? Se Wilde avesse avuto ragione, questo sarebbe il momento adatto per l'entrata in scena d'un abile critico, reale espressione della creatività, capace di rivelare i contenuti dell'opera ignorati dall'autore stesso. Non me la sento di contraddire il buon Oscar, ma quest'uomo straordinario non posso certo essere io. Eppure, qualcosa da aggiungere l'avrei... sarà una questione umorale, sarà una predisposizione naturale per un certo genere di sentimentalismo, sarà il desiderio di vivere costantemente immerso in crepuscoli autunnali o su candide distese innevate, ma questo disco ha qualcosa da dire a chi ha l'innocenza necessaria per ascoltare la sua voce.

Chiamatela estetica della ricezione, datele il nome che preferite; accusatemi pure di smarrirmi dietro a facili e banali suggestioni, rimproveratemi l'autolesionismo proprio d'un continuo rifugiarsi in paesaggi grigi, compiacendosi della propria melanconia; rinfacciate a questo duo una pochezza espressiva e contenutistica mascherata da soffusa ed impalpabile etereità, sottolineate la loro ripetitività nell'indugiare nel solito e stantio mood malinconico e nostalgico. Fate pure. Non saprei come darvi torto.

Lasciate che io lo ascolti da solo, ingannato dal battere della pioggia sui vetri. Magari leggendo, al chiaror d'un lume soffuso, un buon libro, alla ricerca di qualche piccolo tesoro che impreziosisca la mia vita. Ecco, ne ho trovato uno?

"Non bisogna tormentare il poeta con inutili interpretazioni, ma compiacersi dell'incertezza del suo orizzonte, come se la via fosse ancora aperta a molti pensieri. " - Friedrich Nietzsche

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