Pare che per le sue prime apparizioni in pubblico si drappeggiasse intorno al corpo un semplice tessuto bianco, quasi a sottolineare la sua "immaterialità", la sua essenzialità, la sua arte.
Da allora di tempo ne è passato ma il suo abbigliamento per le esibizioni dal vivo pare sia rimasto lo stesso! Sappiamo che ciò che una donna indossa è lo specchio della sua personalità e Lisa Gerrard di personalità ne ha da vendere.

Questo lavoro da solista non delude ma conferma il suo indiscutibile talento e la magia della sua meravigliosa voce.
È un viaggio intimo, onirico e introspettivo. Il tempo e lo spazio non esistono e i riferimenti neanche, l'impressione e di forte contatto, come se qualcuno ci stesse parlando dei suoi piú nascosti segreti.

Le differenze con i dischi dei Dead Can Dance sono sostanziali, discrete percussioni (di Pieter Bourke), poca sperimentazione, un lavoro essenziale in sintesi dove è la voce che incanta e piano, flauto e violini fanno da sottofondo.

Per chi è questo lavoro? Solo per innamorati ovviamente e solo per chi era curioso di sentire cosa potesse scaturire da quest'anima eterea e lunare senza la "solarità" del suo compagno Brendan Perry.

Elenco tracce e samples

01   Violina (The Last Embrace) (05:43)

02   La Bas (Song of the Drowned) (07:41)

03   Persian Love Song (The Silver Gun) (02:33)

04   Sanvean (I Am Your Shadow) (03:48)

05   The Rite (03:22)

06   Ajhon (03:09)

07   Glorafin (04:50)

08   Majhnavea's Music Box (01:34)

09   Largo (02:52)

10   Werd (01:39)

11   Laurelei (05:58)

12   Celon (06:06)

13   Venteles (02:37)

14   Swans (05:47)

15   Nilleshna (06:29)

16   Gloradin (03:56)

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