Il motivo che mi ha spinto alla ricerca, per un eventuale ascolto, di questo disco, è stato “quel nome” lì in alto, il nome di colui che recluto fra i batteristi più bravi al mondo. Ma avevo sbagliato di brutto!

La delusione che provai al primo ascolto fu grande, tanto da indurmi a pensare di cestinarlo. Però non mi arresi e continuai ad ascoltarlo. Concentrandomi meglio e analizzando più approfonditamente i contenuti musicali del disco, ho capito che si trattava di un disco di musica barocca, classica che conteneva nella parte ritmica, sonorità meno “soft”.

Infatti “Vivaldi:the meeting” è un progetto elaborato e diretto dal conduttore d’orchestra Lorenzo Arruga, che coinvolge in questo lavoro vari musicisti, tra cui l’ex drummer di Slayer e Testament. Fra un acuto lirico di qua e un suono di organo di là, Lombardo inventa ed esegue assoli con i tamburi e le percussioni. La facilità con cui Dave si adatta ad una musica “classica”, estremamente diversa da quella suonata con i suoi gruppi thrash, mette in luce la sua grande abilità di musicista completo. I ritmi creati hanno uno spessore più deciso e dinamico rispetto alla musica circostante. Alcuni rievocano, in maniera molto più “slow”, i terribili e feroci tempi tenuti con Araya e co.

Una voce femminile, decisamente lirica, accompagna gli strumenti d’orchestra che eseguono in modo raffinato e sinfonico alcuni passaggi “delle quattro stagioni” del Vivaldi e delle opere “Ottone a villa” e “Orlando furioso”. Il punto ora è questo: la musica è sublime, da veri appassionati; l’esecuzione è perfetta, con tanto di direttore d’orchestra; l’adattabilità di Lombardo è più unica che rara; le opere di Vivaldi sono stupende…ma questo disco non può piacere, se non agli appassionati di musica classica e barocca.

Personalmente sono rimasto molto deluso, per i motivi che già ho elencato, ma anche sorpreso nel vedere come musicisti diversi possano trovare un punto di contatto tra due mondi paralleli, però diversissimi tra loro. Ormai io ascolto questo disco esclusivamente per addormentarmi. Sia chiaro non per la noia, ma per la tranquillità che riesce a esprimere.

Da evitare per i metallari e per chi ancora si sveglia con il doppio – pedale di “Angel of Death”.

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