PREMESSA: Per voi che conoscete già: "In the market". Per voi che vedrete: "In the market". Per voi che non siete minimamente interessati a:"In the market". Per tutti quanti voi, cinefili di aria, di terra e di mare, sappiate subito che:"In the market" è un film che non dimenticherete mai più!

TRAMA: David (Marco Martini), Nicole (Elisa Sensi) e Sarah (Rossella Caiani), terminata la scuola, decidono di fare un viaggio senza meta per ritrovare loro stessi. Unica tappa: il concerto della loro band preferita. Durante il tragitto si fermano ad un distributore di benzina e vengono derubati di tutto da una coppia di ladri mascherati. Decisi ad avvisare la polizia si rimettono in auto ma incrociano un supermarket e, affamati e senza soldi, decidono di nascondersi all’interno per poter passare la notte lì a mangiare e riposarsi. Non sanno però che di notte il market è visitato dal macellaio (Ottaviano Blitch)…

LA MIA VISIONE DEL MARKET: Lorenzo Lombardi e la sua "White rose pictures" (un gruppo di ventenni appassionati di cinema) decidono di girare un film dell'orrore ambientandolo in un non-luogo (che però dovrebbe apparirci di stampo statunitense) .La storia del film infatti si sviluppa in quello che (si presume) sia un paesaggio tipicamente americano, dove le jeep hanno una finta targa texana incollata al parafanghi, ma dove la segnaletica stradale è totalmente di matrice italica. Dove i supermercati vengono indicati come: "Market:open from dawn till dusk" ma all'interno hanno birre Moretti a fiume e insegne con scritto:"Offertissima!". Dove per chiamare la polizia da una cabina Sip, digiti il 911( per forza poi non ti rispondono...è!). Se la passione bastasse per girare dei bei film (ma anche solo decenti) allora questi giovincelli di San Giustino avrebbero realizzato qualcosa di indimenticabile (in senso buono), invece, come scritto nella premessa, questo "In the market" non lo dimenticherete mai più, per tutti i peggiori motivi che vi possano venire in mente.Attori non professionisti di RenèFerrettiana memoria ("Cani maledetti!"), sceneggiatura da commedia grottesca venuta male, ricca di citazioni raffazzonate a:"cazzo di cane!"(sempre di cani si tratta), regia in modalità "piattume totale" e montaggio appena sufficiente.

Sergio Stivaletti, invitato sul set per curare gli effetti speciali (pochi e scontati) lavora con la mano sinistra (e non è mancino). Ottaviano Blitch, "noto"personaggio del mondo dello spettacolo è qualcosa di inguardabile nella sua costante espressione alla "Zoolander" e i suoi monologhi interminabili infarciti di Baricco danno allo spettatore la mazzata finale dopo 60 minuti tondi tondi di vuoto totale. Una storia ricca di nulla e vuota di tutto, per un film che da solo tira definitivamente nella tomba l'horror italico, dopo averlo violentato per benino. Una condanna per i registi indie italiani che, dopo questo abominio, dovranno sudare 3457234576512876476125371847562387 camicie per avere un minimo di visibilità nelle nostre sale. (Come se prima fosse stato facile).

Le domande che rimangono sono: -Come ha fatto un film del genere ad essere distribuito nelle sale??? -Come è possibile fare peggio di così??? -Lorenzo Lombardi, perchè lo hai fatto??? PERCHE'!?!

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