Sono passati ormai diversi anni dal secondo e finora, purtroppo, ultimo lavoro dei Lost Horizon. Era il 2003 e la band svedese dava alle stampe "A Flame To The Ground Beneath", a cui avrebbe fatto seguito un periodo alquanto travagliato che prosegue tuttora, con il gruppo entrato in una fase di stallo a causa di una serie di cambi di line-up, tra cui l'abbandono del bravissimo cantante Daniel Heiman. Ed è un vero peccato, soprattutto considerando il valore assoluto di questa piccola perla musicale.
Un disco ottimamente suonato e curato nei minimi dettagli, a partire dai testi, introspettivi e molto evocativi, perfettamente integrati con le musiche. Ed il risultato è un album capace di creare atmosfere sognanti e malinconiche (grazie anche alle tastiere spesso eteree e mai invasive) ma pervase da una positività di fondo trasmessa proprio dai testi. Musicalmente non aspettatevi un disco di power classico e stereotipato: non troverete la tipica forma-canzone con refrain orecchiabili ripetuti all'infinito, ma brani complessi con contaminazioni progressive su cui risalta la voce, assolutamente impeccabile e perfettamente adeguata ai brani.
Segnalare i migliori episodi in questo caso è pressoché impossibile, sia per la qualità di tutte le composizioni, sia per il numero esiguo di quest'ultime: solo sei su un totale di nove tracce (le rimanenti tre sono una intro, una outro e un breve strumentale con la sola tastiera) cosa che fa aumentare i rimpianti per la carriera (per ora) interrotta dei Lost Horizon e contemporaneamente fa apprezzare ancora di più il valore di "A Flame To The Ground Beneath". Personalmente mi hanno fin da subito colpito, soprattutto per i loro testi quasi spirituali, "Pure", "Lost In The Depths Of Me" e "Think Not Forever" ma anche le altre tracce brillano di una qualità cristallina. Un'ultima menzione meritano i soprannomi che i ragazzi svedesi si sono scelti in questa loro avventura, soprannomi che rivaleggiano con quelli degli Arcturus per fantasia ed estrosità: Ethereal Magnanimus, Trascendental Protagonist, Perspicacious Protector, Cosmic Antagonist, Preternatural Transmogryfier, nomi altisonanti dietro ai quali si nascondono musicisti dotati di grande talento, come dimostra un attento ascolto di questo album.
Insomma siamo di fronte ad un ottimo disco, magari non immediato per la sua complessità ma che una volta assimilato e considerato nel suo oggettivo valore renderà ogni successivo ascolto un sognante e rilassante viaggio verso un lontano Orizzonte Perduto che probabilmente, come suggeriscono queste canzoni, si trova più vicino di quanto pensiamo, nei profondi abissi dentro di noi. La chiusura, questa volta, spetta direttamente a loro:
"No Fate. Only The Power Of Will"
- Transdimentional Revelation
- Pure
- Lost In The Depths Of Me
- Again Will The Fire Burn
- The Song Of Earth
- Cry Of A Restless Soul
- Think Not Forever
- Highlander The One
- Deliverance
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