Recensisco uno di quei dischi sfigatissimi che si comprano magari come allegati ai giornali, o che ti regalano alle bancarelle del centro, talmente tanto non valgono niente. Non è la "Silver Collection" della Verve, no, è una raccolta talmente scrausa che non ho neanche trovato la foto su internet. Ma è inacettabile che su questo sito non ci siano neanche due righe su Louis Armstrong!
Recensisco uno di quei dischi perchè va detto che c'è gente che lo swing ce l'ha dentro. Nel cuore nella testa nelle gambe, fra le dita e sotto la pelle. C'è chi è fatto di swing, come Duke, Jimmy Cobb, come Louis Armstrong. E questa raccolta è pregna di swing. E' jazz anteguerra, lo sappiamo, non ci aspettiamo gli assoli di 15 minuti o le contaminazioni con l'elettronica: è Satchmo, all'ennesima potenza.
"C'Est Si Bon (It's So Good)": sei forse lungo sul letto? Non resisterai lì per più di dieci secondi. Sei seduto alla scrivania? Impossibile non battere il piede a tempo. E' tutto lì il gioco, nel feeling. E poi "Georgia On My Mind", "Blueberry Hill" e "La Vie En Rose". Sei ancora lungo sul letto? Cosa sei, una macchina? Uno spietato senza cuore? Perchè bisogna essere senza cuore per non scaldarsi con la voce rauca e paterna di Louis. Dai, sta cantando per te, suvvia balla! "Hello Dolly"! Cosa vuoi di più? Se non ti alzi ora, a ritmo di quel banjo ascoltando quel meraviglioso controcanto della tromba alla voce, non sei un essere umano. Se resisti alle cariche di "Basin Street Blues" (che fiati!!) e "Swing Low, Sweet Chariot", non sei degno di essere stato messo al mondo.
C'è Satchmo che ti culla con il suo vocione, sembra di vederlo, sorridente prima di suonare la tromba, facendo poi quelle sue facce buffe. Ti sei alzato, finalmente: mi sembra il minimo. C'hai messo metà disco, ma ora ti puoi godere "Jeepers Creepers" come si deve. Ci vuole rispetto per certi giganti, non si può rimaner fermi. Il disco continua, accumula swing su swing, buonumore su benessere: "When You're Smiling" e la celeberrima "Down By The Riverside". Daresti milioni per stare fra quelli del coro, nevvero? Sì, anche io li darei. Dopo gli episodi minori "Canal Street Blues", "Hotter Than That" e "Potato Head Blues" (minori per modo di dire, si capisce), ecco il grande classico. Il pezzo che, insieme a "What A Wonderful World" grande assente di questa scrausissima raccolta, ha consacrato Armstrong alla storia: "When The Saints Go Marchin' In". Quando si pensa a quella canzone, l'associazione a Louis è istantanea, sua è l'interpretazione più famosa, quella definitiva.
Stai ballando già da un po', ora perchè non abbandonarsi alla situazione e cantare questo brano insieme a Satchmo? Sono sicuro che sarebbe contento di fare un duetto con te. Alza il volume, canta. Magari fai la voce principale, o rispondi a ciò che intona lui, non importa. Ma fallo, e balla. E se conosci qualcuno che dopo tutto questo è lungo ancora su quel dannatissimo letto, beh, fammelo conoscere: gli spiegherò, a forza di swing.
Elenco tracce e testi
03 I Only Have Eyes for You (04:14)
My love must be a kind of blind love
I can't see anyone but you
And dear, I wonder if you find love
An optical illusion, too?
Are the stars out tonight?
I don't know if it's cloudy or bright
'Cause I only have eyes for you, dear
The moon may be high
But I can't see a thing in the sky
'Cause I only have eyes for you.
I don't know if we're in a garden
Or on a crowded avenue
You are here, so am I
Maybe millions of people go by
But they all disappear from view
And I only have eyes for you
08 Body and Soul (04:43)
My heart is sad and lonely
For you I sigh, for you, dear, only
Why haven't you seen it?
I'm all for you, body and soul
I spend my days in longin'
And wond'ring why it's me you're wrongin'
I tell you, I mean it
I'm all for you, body and soul
I can't believe it, it's hard to conceive it
That you'd turn away romance
Are you pretending? It looks like the ending
Unless I could have one more chance to prove, dear
My life a wreck you're making
You know I'm yours for just the taking
I'd gladly surrender myself to you, body and soul
My life a wreck you're making
You know I'm yours for just the taking
I would gladly surrender myself to you, body and soul
11 Nobody Knows the Trouble I've Seen (04:54)
{verse 1)
Nobody knows the trouble I've seen
Nobody knows but Jesus
Nobody knows the trouble I've seen
Glory Hallelujah
-repeat verse-
Sometimes I'm up and sometimes I'm down
Yes lord, you know sometimes I'm almost to the ground
O yes, Lord, still
-verse 1-
You got here before I do
O yes Lord, don't forget to tell all my friends I'm coming too
O yes Lord, still
-verse 1-
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Altre recensioni
Di The Giant
Il jazz di questo disco è un jazz da taverna, rovente, nero, affollato, che sgorga, come lava, quasi impossibile da contenere.
Louis Armstrong... un vero virtuoso dello strumento, la tromba, che Satchmo portò a limiti estremi che nessuno avrebbe più potuto valicare.