You Tube è nato nel lontano 2005, per la precisione, il giorno di San Valentino. Da allora e dal primo banale video caricato in rete, è passata una grande quantità di acqua sotto i ponti.

Dopo quasi vent’anni di metamorfosi, “Il Tubo” è diventato la televisione del nuovo millennio, con milioni di ore di intrattenimento al suo interno. È questa la casa dei podcast, che oramai stanno crescendo come i funghi. Ognuno porta avanti il suo, affiancandosi alle classiche interviste della tivù generalista ma dando sicuramente qualcosa in più, potendo operare con maggiore libertà.

Negli ultimi anni si è affermato un podcast molto particolare, molto differente dagli altri e proprio per questo ha fatto parlare di sé. Si chiama “One More Time” e il titolo, abbastanza eloquente, ci da già un’idea di cosa ci troveremo a vedere ed ascoltare. “Un'altra volta”, una nuova opportunità, una rinascita, un nuovo inizio. Il padrone di casa è Luca Casadei, imprenditore visionario e talent scout esperto in comunicazione non nuovo a brillanti intuizioni, che in questo progetto ha voluto lasciare il profitto all’ultimo posto; se parliamo di guadagno in termini economici. Perché se parliamo di arricchimento emozionale, culturale e relazionale, allora siamo davvero in cima alla lista degli obiettivi.

Casadei nasce a Boulogne-Billancourt, alle porte di Parigi, nel 1976 e si trasferisce in Italia nel 1998. Lavora nel campo della televisione e dell’intrattenimento e fonda un’agenzia di sicurezza tutta al femminile, per poi approdare al mondo digitale. Nel 2009 è stato il primo a rendere il ruolo di YouTuber una professione, dando vita al progetto DefHouse, un’Academy per giovani talenti con cinquanta milioni di seguaci nel mondo. Ha prodotto serie e trasmissioni per il web, realizzando più di otto miliardi di visualizzazioni tra le diverse piattaforme protagoniste della rete.

Dopo tanti successi ma anche fallimenti, dopo essere stato risucchiato dal vortice pericoloso del gioco d’azzardo (pesante eredità paterna), non senza aver pagato l’esperienza, si rialza e decide di dare una nuova direzione alla propria vita, lavorando in primis su se stesso. Dopo aver affrontato un intenso percorso di rinascita personale, partito abbracciando il Metodo Hoffman, decide di creare una realtà parallela tutta sua, da poter condividere con un pubblico particolarmente empatico.

“One More Time” è un piccolo spazio, con un enorme potenziale. Due poltrone, due microfoni e immagini proposte in bianco e nero, per raccontare la vita dell’ospite e farlo aprire completamente, senza alcuna forzatura. Casadei ha due frecce sempre presenti nella sua faretra, due domande da porre, tanto semplici quanto importanti al fine della chiacchierata: “Come eri messo a coccole?” “Come stai? Ora e qui, intendo”.

Solitamente la prima domanda introduce la conversazione e la seconda la chiude. Sembra tutto molto strano e inizialmente banale ma non è così. Dal microfono di One More Time sono passati scrittori, cantanti, attori, presentatori, imprenditori di successo. Roberto Saviano, Giuseppe Caprotti, Emilio Fede, Lele Mora, Marco Baldini, Sammy Basso, Daniele Bossari, sono solo alcuni degli oltre centocinquanta ospiti intervistati in quattro stagioni del podcast.

Luca Casadei è un traghettatore molto empatico, educato e gentile. Gestendo il filo logico e temporale della conversazione, lascia libero sfogo al proprio interlocutore, senza costrizioni o tranelli, senza mai giudicare. È proprio questa delicatezza e umanità nel porsi, che convincono l’ospite ad aprirsi e a raccontare il proprio percorso di vita, fatto spesso di cadute rovinose e risalite lente e faticose.

La puntata più particolare, che più ha dato dimostrazione di quanto descritto sopra, è quella che ha visto un pungente e aggressivo Vittorio Sgarbi inveire contro chi gli stava ponendo semplici domande introduttive. L’epilogo è stato sorprendente. Un vero e proprio schiaffo autoinflitto all’ego del critico d'arte.

Casadei ha voluto contribuire allo sviluppo della sua creatura in prima persona, raccontandosi in una lunga intervista e facendo lo stesso con la madre e il fratello Lorenzo. Una storia familiare tanto incredibile da meritare la sceneggiatura di un film, che è stata anche raccontata nel libro autobiografico di Nicoletta Amato, la mamma di Luca. Tra le più belle puntate in assoluto, sicuramente.

Il podcast è anche arrivato a teatro, con una serata esclusiva agli Arcimboldi di Milano, mercoledì 9 ottobre 2024. Questo a poche ore dall’uscita dell’omonimo libro:“One More Time. Storie di rinascita per cadere meglio”. Il primo firmacopie si è tenuto proprio nel foyer del teatro. Casadei ha voluto incontrare tutti i presenti, facendo addirittura procrastinare di tre ore la chiusura degli Arcimboldi, in modo da non far mancare a nessuno un abbraccio e una dedica.

Il libro introduce il podcast ma le sue pagine sono dedicate alle dieci storie più significative tra le centocinquanta regalate al pubblico fino a quel momento. Casadei racconta l’ospite e riporta le sue parole, chiudendo ogni capitolo con le riflessioni a posteriori e i ringraziamenti di chi ha occupato la poltrona.

Il pubblico ha ormai imparato a non badare esclusivamente all’ospite ma alla storia che racconterà. Il fulmineo sold out degli Arcimboldi ha ampiamente confermato questa teoria, dato che Casadei non ha mai rivelato quale sarebbe stato l’intervistato fino a quando non si è alzato il sipario.

Non c’è pettegolezzo, lo scopo della chiacchierata ha il solo fine di entrare nel profondo del vissuto e delle emozioni che ne fanno parte. Una nuova vita nata dalle macerie della precedente, fallimenti che hanno insegnato ad avere successo, traumi che hanno portato enorme consapevolezza. Ognuno può trovare qualcosa di sé e prendere spunto.

Tra le dieci storie proposte nel libro, spicca quella di Mario Maccione, membro delle "Bestie di Satana", che animarono la cronaca nera nella prima metà degli Anni Novanta. Il lungo capitolo dedicato all’intervista contiene un racconto a tratti sconvolgente. Non si vuole esaltare la figura di un assassino ormai pentito e recuperato ma farci entrare nella follia del suo vissuto e passo passo nel percorso di cambiamento.

C’è la storia di Giuseppe Caprotti, il racconto della nascita di un impero ma soprattutto del difficile vissuto di un figlio schiacciato dall’ingombrante ombra di un padre dispotico.

Sono tante le sensazioni che assimiliamo e le lezioni che impariamo, trovandoci spesso a scoprire piacevolmente una persona della quale ignoravamo l’esistenza o a cambiare l’opinione che ci eravamo fatti rispetto a qualcuno che pensavamo di conoscere già.

Nathalie Caldonazzo ne è l’esempio più lampante. La sua è una vita incredibile, soprattutto la parte dedicata alla storia d’amore con Massimo Troisi, fino alla sua morte.

“One More Time” è un podcast, un libro, nonché l’opportunità di conoscere e conoscersi tramite il piacere di ascoltare. Aver messo nero su bianco dieci storie così interessanti, come quella di Roberto Saviano e del suo intero percorso, fissa in modo indelebile alcuni punti fondamentali della nostra esistenza.

Questo libro è quindi consigliato in primis a chi ancora non conosce Luca Casadei e la sua creatura. Ma anche a chi è suo seguace e accoglie con entusiasmo ogni sua iniziativa.

Perché un buon libro è sempre un’ottima idea. Se poi è frutto di un'altrettanto buona intuizione, ancora meglio.

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