"Io amo quei musicisti che cantano, scrivono e suonano ogni nota come se fosse l'ultima" Luca Flores, 1990

Potrei chiudere qui, ma dato che nessuno conosce questo pianista, sprecherò qualche parola in più. Luca Flores nasce a Palermo nel 1956, vive 8 anni in Mozambico per poi trasferirsi a Firenze dove si diploma in Conservatorio Cherubini. Nel 1974 si innamora del jazz e comincia a suonare in varie formazioni, arrivando a collaborare con nomi del calibro di Lee Konitz, Dave Holland e Chet Baker.
Questo disco è del 1995, pianoforte solo. L'album parte con How Far Can You Fly?(Ladder), una canzone che vale un disco. Non è jazz, non è musica classica, è il linguaggio stesso dell'anima. Ogni nota è pura malinconia, ricordo, mestizia; Luca crea per l'ascoltatore, ma il suo dialogo con il pianoforte non è rivolto a noi: è rivolto a se stesso. Questo forse è il jazz, dare agli altri la bellezza e lasciarsi dentro il dolore. E Flores è il più grande a farlo: non credo di bestemmiare paragonandolo a un Thelonious Monk o a un Chet Baker.
Il disco prosegue e ogni nota è un macigno. Non tutti i pezzi sono suoi, nel disco c'è spazio per Gershwin e Kern. Piccola parentesi è l'ugola di Michelle Bobko, ai tempi ragazza di Flores, che in Kaleidoscopic Stars (Tyner's Mirror) canta: "Volavo attraverso sogni infiniti, finchè le nuvole non hanno coperto il mio cammino, raggi caleidoscopici, una guida che mi mandasti". E poi poesia, geniale, struggente poesia.

Volevo ricordare una cosa, tanto per far capire che non sto sparando boiate. La conclusione delle registrazioni fu effettuata il 19 Marzo 1995. Dieci giorni dopo, all'età di 38 anni, nella sua casa a Montevarchi, Luca Flores si tolse la vita. Non lasciò nessuna lettera di addio. Questo disco, forse, sono le parole che non volle scrivere mai.

Buon Ascolto

Elenco e tracce

01   How Far Can You Fly (Ladder) (04:28)

02   Cartone Animato (03:54)

03   For Those I Never Knew (Patience) (06:52)

04   Max 2 Supersoul (04:19)

05   My Ideal (07:10)

06   Leaving (06:18)

07   Musengu (Where Extremes Meet) (08:16)

08   Coincidenze (04:43)

09   Kaleidoscopic Stars (Tyner’s Mirror) (04:53)

10   But Not For Me (05:33)

11   Look For The Silver Lining (03:58)


  • Kurz
    7 giu 05
    Recensione: Opera:
    maronne!
  • Recensione: Opera:
    pensi che il titolo dell'album potesse essere una sorta di messaggio, una dedica che preannunciava il suo suicidio?
  • Hal
    7 giu 05
    Recensione: Opera:
    "Il linguaggio della musica è uno ed è quello dell'anima, là dove le parole ci ingannano
    con i loro mille significati, è libera di volare in paradiso di scendere nelle viscere dell'inferno o di starsene a galleggiare nel limbo. Io amo quei musicisti che cantano,
    scrivono e suonano ogni nota come se fosse la loro ultima." (Luca Flores)
  • Hal
    7 giu 05
    Recensione: Opera:
    Questo disco è impossibile da commentare, fa troppo male. Ascoltate il sample, il brano inserito si intitola "How far can you fly". Non è musica, è linguaggio dell'anima.
  • Kurz
    7 giu 05
    Recensione: Opera:
    ...
  • raf
    7 giu 05
    Recensione: Opera:
    Luca Flores era forse troppo grande per essere apprezzato in un'Italiucola che geni come il suo o come quello di Massimo Urbani è stata in grado di apprezzare solo postumi, e che nel frattempo perde ancora tempo a spellarsi le mani per un musicista poco più che mediocre come Enrico Rava, e che non vede l'ora di buttare nel cesso l'incredibilmente precoce talento di Francesco Cafiso. Francesco se mi senti scappa in Francia!
    Con tutto il dovuto rispetto.
  • Hal
    7 giu 05
    Recensione: Opera:
    raf hai citato un altro nome cui stavo pensando poc'anzi: lo splendido Massimo Urbani, che tra l'altro suonò diverse volte con lo stesso Flores. Però non condivido molto il tuo giudizio su Rava. Parlare di mediocrità mi sembra davvero ingiusto, troppo. Ci sono tantissimi titoli della sua discografia di alto livello, altri meno (l'ultimo disco targato ecm ad esempio mi ha deluso non poco, anzi mi ha deluso davvero molto: banale). Dal vivo poi (elemento fondamentale nel jazz) ho sempre trovato i suoi concerti di buon livello e mi piace molto il timbro della sua tromba. Non so quanto si possa paragonare con artisti come Urbani (genio e sregolatezza) e Flores (tormento non concluso). Li sento distanti, diversi, non minori, né maggiori. Poi secondo me in Italia c'è una discreta attenzione per il jazz (perché parlare di italiucola?), abbiamo fior di musicisti apprezzati anche all'estero. E poi, ora che ci penso, Francesco Cafiso non sta suonando proprio con Rava ultimamente? Ciao
  • raf
    7 giu 05
    Recensione: Opera:
    Bè, potremmo stare qui a discuterne per giornate, personalmente ho sempre trovato la venerazione per Rava ingiustificata, nella maggior parte dei casi, ma è la mia opinione. E' un buon musicista si, ma non mi ha mai colpito.
    Si Cafiso suona abitualmente con Rava, a suo tempo anche Urbani suonava con Rava, poi forse la sua figura divenne un po' troppo ingombrante, o la sregolatezza prese il sopravvento sul genio, o tutti e due, e la cosa finì (parlo sulla base di testimonianze dirette, di chi "c'era".
    Poi è notorio che i jazzisti italiani di valore non vedono l'ora di andare all'estero, preferibilmente in Francia, dove senz'altro si sentono più apprezzati.
    Qui in Italia se arrivano gli americani la gente spende 30 euro per stare sotto il palco a sbavare, mentre quelli hanno ancora lo stomaco pieno di fettuccine e chianti e se la cazzeggiano amabilmente (perdonami la teatralità dell'esagerazione), mantre ti assicuro che ci sono dei valentissimi musicisti italiani che praticamente sono sconosciuti a tutti, e che direbbero la loro a fianco di qualsiasi mostro sacro.
    Italiucola sì!
    Ciao.
  • Hal
    7 giu 05
    Recensione: Opera:
    Massimo Urbani è stato rubato dall'eroina, come tanti della sua generazione come Paz ad esempio (entrambi a giugno mi sembra, paz di certo). Mi riesce difficile pensare che possa essere stato considerato "ingombrante", scusa ma detta così mi sembra solo una cattiveria. Poi è vero che i musicisti italiani vanno all'estero, ma suonano tantissimo in italia, abbiamo mille rassegne, tanti locali ed attenzione per il jazz (l'immagine delle fettuccine è un'iperbole non veritiera). Poi è anche vero che molti musicisti non sono sufficientemente conosciuti, a me piace molto la cantante Claudia Tellini ad esempio, ma il suo pubblico è comunque di nicchia, la dimensione è quella. Mi piace Tiziana Ghiglioni anche lei non troppo conosciuta rispetto alla bravura. Adoro anche Pieranunzi (che suona con Charlie Haden e Paul Motian!!! prodotto da un etichetta romana!). La splasch ugualmente ha un catalogo di rilevo. Insomma non esagererei. Non sminuiamo troppo casa nostra e non mitizziamo troppo l'estero.
  • Kurz
    7 giu 05
    Recensione: Opera:
    NO, la Ghiglioni NOOOOoooooo!!!
  • Hal
    7 giu 05
    Recensione: Opera:
    e dai Kz :) il disco nel quale interpreta Luigi Tenco lo trovi davvero brutto?
  • Big John
    8 giu 05
    Recensione: Opera:
    Per maggiori delucidazioni sulla vita e l'attività di Luca Flores vi rimando alla lettura di un centinaio di pagine scritte in carattere grosso(per chi non ama leggere, ci si impiega un paio d'ore a finirlo): Il Disco Del Mondo di Valter Veltroni, che è uno che di jazz ne capisce.
    Per rispondere a M@ynardJamesKeen@n; secondo me più che un vero e proprio messaggio d'addio è più un testamento spirituale, ma preferirei non entrare nel merito, è stato già difficile commentare il suo disco, figuriamoci gli abissi della sua mente.
  • Kurz
    8 giu 05
    Recensione: Opera:
    miii che trìade, Flores, Tenco e Ghiglioni, mi ci vuole il breve invito a rinviare il suicidio! :) l'ho vista una volta dal vivo Hal ma il disco non lo conosco. Ciao!
  • kosmogabri
    8 giu 05
    Recensione: Opera:
    ragazzi mi piacerebbe ascoltarlo questo disco. Pianoforte, toormento non risolto, ogni nota è un macigno... hal conto su di te. :)
  • Hal
    8 giu 05
    Recensione: Opera:
    sure K :)
  • Hal
    8 giu 05
    Recensione: Opera:
    Dal vivo non l'ho mai sentita, magari hai beccato la giornata storta, a volte succede. Ad esempio a me da poco è capitato di ascoltare un concerto di Maria Pia De Vito e se dovessi basarmi solo su quello per valutarla, sarebbe un giudizio negativo.
  • Kurz
    8 giu 05
    Recensione: Opera:
    no H, è proprio quello stile così stereotipato che proprio non reggo
  • Hal
    8 giu 05
    Recensione: Opera:
    claro, in questo caso a roma direbbero che non c'è trippa per gatti :)
  • odradek
    16 giu 05
    Recensione: Opera:
    Per Hal: ma davvero Tiziana Ghiglioni? Per Dio, è mediocre assoluta...con tutto il rispetto per la professionalità che occorre riconoscerle. E non doveva farlo, quel disco su Tenco,non doveva!
  • Hal
    16 giu 05
    Recensione: Opera:
    Davvero Odradek, l'ho avuto da un amico jazzista del cui giudizio mi fido molto, l'ho ascoltato e non mi è dispiaciuto, poi ho sentito il disco "so long flores" ed ugualmente l'ho trovato un bel disco, però non l'ho mai sentita dal vivo. (ps bel nick odradek dalle mie parti c'è una libreria che si chiama così)
  • minollo
    26 nov 05
    Recensione: Opera:
    fà troppo male... grandissimo luca...
  • Anonimo
    8 feb 06
    Recensione: Opera:
    Ciao a tutti...qualche tempo fa ho sentito un omaggio di alessandro di puccio e la sua orchestra alle musiche di luca flores!davvero molto bello se vi capitasse di nuovo un concerto del genere andateci!
  • Setzer_Gabbiani
    28 nov 06
    Recensione: Opera:
    Grande disco e grande persona. E' in fase di realizzazione un film sulla sua vita.
  • evans
    2 feb 07
    Recensione: Opera:
    Un disco stupefacente ed emozionante come pochi.
  • Bonny91
    19 mar 07
    Recensione: Opera:
    un'artista come pochi..io ho avuto la fortuna di conoscere la storia di luca grazie alla sua famiglia..una mia grandissima amica era sua nipote ed è stata un'esperienza dolce/amara e importante scoprire questo artista non solo attraverso i dischi ma anche con lettere,foto e altro che i flores conservano gelosamente...
  • MuffinMan
    12 giu 07
    Recensione: Opera:
    Lo devo scorire (assolutamente)
  • pinistorm
    2 lug 07
    Recensione: Opera:
    scusate, qualcuno sa come si chiama il film che hanno fatto su di lui? Credo ci sia nel cast anche Kim Rossi Stuart..qualcuno può darmi info? vorrei vederlo, grazie
  • pinistorm
    2 lug 07
    Recensione: Opera:
    Comunque su di lui non c'è solo il libro famoso di Veltroni, c'è anche questo di Stampa Alternativa, scritto dalla sua compagna Michelle:

    Francesca de Carolis
    ANGELA, ANGELO, ANGELO MIO, IO NON SAPEVO
  • boredom
    18 set 07
    Recensione: Opera:
    il film su di lui si intitola "Piano, solo". Su repubblica.it c'è un intervista a Kim Rossi Stuart.
  • extro91
    21 giu 12
    Recensione: Opera:
    Devo sentirmelo!

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Altre recensioni

Di  poetarainer

 "Uno che col piano faceva terapia... ho subito visto addosso a Luca Flores quell’aura del disperato geniale come un destino karmico."

 "Il primo brano di questo cd 'HOW FAR CAN YOU FLY (LADDER)' è il vero canto del cigno... la composizione è la resa musicale del posto dove lui voleva andare."

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