Uno dei dischi più orribili e stomachevoli che io abbia mai ascoltato. Un atto di ruffianeria da parte del Liga! Un album che non sarebbe dovuto esistere! Dopo tanto tempo che non lo ascolto, quest'album mi fa venire la nausea e se penso che per quelle canzoni io andavo matto una volta, beh, mi auto-offendo e mi dico "Coglione! Coglione! Coglione!.." fino all'infinito. Uno dei peggiori acquisti della mia vita, una robaccia da nulla, un album inutile, ruffianeria ai massimi livelli da parte del cantante di Correggio.
"A Che Ora è la Fine del Mondo", come lo definisce l'autore, è un album di schegge sparse e riprese, rielaborate e buttate lì. Insomma merda su cui spruzza un po' di profumo: sempre merda è! Questo lavoro discografico è una continua presa per i fondelli, un colpo secco allo stomaco, una cosa indigeribile per me. Partiamo dai primi secondi: riff di chitarra già sentito, beh, è una cavolo di cover, ruffiana, orribile, che per fortuna i REM non hanno ascoltato, se no avrebbero fatto causa all' "Indiano Padano" di casa nostra. Come dissacrare una buona canzone!? Ligabue l'ha fatto con la sua inutile cover senza capo né coda. Se avete fatto indigestione con questa canzone, dovete aspettare il bis, il secondo brano, "Gringo '94", una canzoncina in cui il Liga, da bravo sborone qual è, ci racconta degli indiani e prende per il culo Reagan. Una canzone lasciata nel cassetto e poi ripresa! Peggio di così, direte, si può? Certo che si può! Ligabue non sbaglia un colpo! "Cerca nel cuore" è la prima occasione per mettere in ballo il tema dell'amore. Un brano assolutamente stomachevole, con quel "parlami, parlami senza dire niente ..." cantato con la voce di uno che si sta sforzando per defecare. Notare la collaborazione molto "utile" di Gianfranco Fornaciari. Quarta nella tracklist è la autocelebrativa "Fuoritempo" in cui il Liga si arrabbia e si scaglia contro chi gli dice che è fuori tempo e dichiarerà di esserne fiero molte volte nelle interviste. Ligabue donò generosamente la canzone ai Rats nel 1992 e in quel "fatidico" anno, 1994, non aveva un cavolo da fare se non buttare nell'album questa canzoncina in stile "hard rock". Ma la peggiore presa per culo giunge con la quinta in scaletta, la ruffiana, orribile, schifosa, incredibilmente oltraggiosa "L'Han Detto Anche gli Stones". Liga sceglie di cantarla con Pau dei Negrita! Probabilmente pensava che avrebbe avuto più stile! Un affronto ai Rolling Stones e alla loro famosa frase "It's Only Rock N'Roll But I Like It"! "L'Han Detto Anche ..." è di una leccheria inaudita. La successiva "Male Non Farà" è un po' più pregevole, una ballata dolce d'amore, in cui un bel riff di pianoforte ci allieta. L'unica cosa buona di quest'album, l'unica che salvo. Egli concesse ai Timoria, la vecchia band di Renga, di includerla nel loro album "Storie per vivere". "Gringo ‘91" è uguale a "Gringo ‘94", tranne che per una frase.
Una domanda allora sorge in me: Liga, tu proprio non avevi un cavolo da fare!? L'album si sta per chiudere e voi vi sentirete sollevati, ma è solo un'illusione: il Liga vuole scoccare l'ultima freccia mortale per lo stomaco. "Urlando Contro il Cielo (Live)"! Un tormentone da strapazzo, da quattro soldi, in cui il Liga plagia deliberatamente il Boss americano, Springsteen. La canzone plagiata in questione è "Bobby Jean" dal famosissimo album "Born in the USA". Con questo tormentone di bassa lega si chiude uno dei lavori discografici più orribili e vergognosi della storia!
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