Sarà la tv che cambia la società o è la società a cambiare la tv? Questa domanda di marzulliana memoria si pone perchè i palinsesti di oggi sono occupati dai vari medici in famiglia, le varie famiglie allargate che tanto vanno di moda oggi nella tv così come nella vita, e cose del genere; mentre ieri in tv c'erano gli ormai mitologici sceneggiati, con le varie Baronesse, i vari misteri paranormali, e le storie dei burattini. Cose ormai demodè per la tv di oggi, le quali ormai le si possono trovare sulla Rai solo di notte e ad ogni morte di papa, quando anche Marzullo e Gabriele La Porta, assieme ai docenti di Nettuno, sono costretti ad alzare bandiera bianca di fronte al passato glorioso di Mamma Rai. Meglio la tv di ieri con poca offerta ma con contenuiti più genuini? Meglio la tv di oggi con più offerta ma molto confusa, ma la quale presta molta attenzione alla domanda? Meglio il telespettatore medio di ieri o di oggi?

Questo preambolo simil-sociologico non cerca risposte, ma soltanto riflessioni propie in base al rapporto che ogni persona ha con la tv. Un cast azzeccato e ben assortito, una faccia da schiaffi come quella del piccolo Andrea Balestri e un Maestro come Comencini in regia, danno vita a questo sceneggiato dal sapore nostalgico.

Il senso di malinconia che arriva da questo quel sceneggiato è difficile spiegarlo a parole. Un Nino Manfredi immenso nei panni di Geppetto, falegname povero e solo, con il camino dipinto sulla parete per dare comunque un senso di "calore". Un uomo solo che si costruisce un burattino ricavato da un ciocco di legno donatogli da Mastro Ciliegia: una gioia per lui ritrovarsi un bambino vero - grazie alla mano della Fata Turchina, una bellissima Gina Lollobrigida - e che possa fargli compagnia, ma che tende anche a procurargli qualche preoccupazione come ogni "buon" bambino che si rispetti. Geppetto come ogni buon padre si faceva in quattro per Pinocchio: arrivò a vendersi la casacca in pieno Inverno pur di comprargli l'abecedario così da poterlo mandare a scuola; e poi Pinocchio che si lascia raggirare dal Gatto e dalla Volpe - altri due immensi Franco & Ciccio -, truffatori senza scrupoli, e che con la promessa di un fantomatico Campo dei Miracoli in cui crescono alberi con monete di oro zecchino, riescono a fregargli le cinque monete d'oro che il burattinaio Mangiafuoco gli aveva dato; così da poter comprare una casacca nuova per il Babbo con i bottoni d'oro e di brillanti.

Le mille peripezie di Pinocchio con Lucignolo, con l'epilogo nel Paese dei Balocchi e di conseguenza trasformati in somarelli. Pinocchio buttato a mare e che grazie ancora una volta all'intervento della Fata che lo ritrasforma in burattino, riesce a salvarsi. Nel mezzo delle sue avventure, Geppetto parte per le lontane Americhe alla ricerca del figlio perduto; e poi Geppetto che viene inghiottito dalla balena, nel cui stomaco trova la sua dimensione materiale tanto agognata in terra ferma, ma anche la ressagnazione di non poter più riabbracciare Pinocchio. Balena che poi inghiottirà lo stesso Pinocchio, facendo così ricongiugere il Babbo e il su' Figliolo. I due poi decidono di lasciare la balena grazie all'aiuto del tonno che li riporterà a riva.

Da segnalare anche un grande Vittorio De Sica nei panni del giudice. Come non parlare delle splendide musiche di Fiorenzo Carpi, e la struggente "Canzone di Geppetto" cantata dallo stesso Manfredi, e poi l'irriverente "Tema di Pinocchio", e poi e poi nostalgia canaglia...

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