Nuovo prodotto della indie-genetica? Forse. O forse c'è di più.

Si perché dopo un primo ep, "Rock and Roll Night Club", registrato alla buona nello stesso anno, questo se ne esce con un full-lenght niente male, pubblicato da Captured Tracks. Canzoni, qui si parla di canzoni vere e proprie, non le solite composizioni prive di sostanza intrinseca, sempre alla ricerca del "suono fico".

Mac DeMarco, canadese ventitreenne, isolano di Vancouver, prima di diventare musicista a tempo pieno, si è rimboccato le maniche e senza puzza sotto il naso si è messo a fare tutto quello che gli capitava, dall'asfaltatore di strade fino ad arrivare a sottoporsi ad esperimenti medici per soldi (dalla faccia un po' si nota).

La sua proposta viene condensata in trenta minuti di melodie schiette, che ti arrivano così come sono, strofa - ritornello, strofa - ritornello; formazione semplice, chitarra, basso, batteria, e via, si suona senza dover per forza infinocchiare l'ascoltatore.

La chitarra è figlia degli anni Ottanta, molto riverbero e un po' di chorus sparso qua e là, talvolta scordata, ma anch'essa contribuisce all'atmosfera sbarazzina del disco.

Descrive il suo stile con le parole "jizz jazz" che tanto mi ricorda quella "Jimmy Jazz" dei Clash di "London Calling", non a caso.

Anche i testi sono molto semplici, del resto non mi aspetterei altro da un poco più che ventenne. Racconti di vita quotidiana, amori sognati (Dreamin), fino ad arrivare a tessere le lodi della sua marca preferita di sigarette, Ode to Viceroy, primo singolo sul quale egli stesso ha girato, sempre alla sua maniera ovviamente, il videoclip.

Ma è il suo modo di cantare, con quel non so che di rassicurante, che riesce a farti far pace col mondo. Ascoltate la canzone chiusura dell'album, Still Together, voce e chitarra acustica, e riuscirete davvero a sentirvi vicini a lui, in quell'esatto momento.

La vita prima o poi riesce sempre a proporti qualcosa, non si sa quando, non si sa come, ma prima o poi accade.

Non si prende molto sul serio, basta dare un'occhiata alla copertina dell'album. Il ragazzo riesce a starti subito simpatico, col suo fare scanzonato e questo, secondo me, è già un punto a suo favore. Un'uscita discografica vincente insomma, vedremo cosa riuscirà a combinare più avanti!

Per concludere, guardatevi qualche sua uscita live (è da poco stato anche in Italia e non me lo sono lasciato scappare) per capire il suo metodo d'approccio. Vi consiglio l'esibizione per Pitchfork Tv, tenutasi a Febbraio di quest'anno.

Segni particolari: pazzo scatenato.

Elenco e tracce

01   Cooking Up Something Good (02:41)

02   Sherrill (02:30)

03   Still Together (03:39)

04   Dreamin' (02:27)

05   Freaking Out The Neighborhood (02:54)

06   Annie (03:11)

07   Ode To Viceroy (03:54)

08   Robson Girl (02:56)

09   The Stars Keep On Calling My Name (02:23)

10   My Kind Of Woman (03:11)

11   Boe Zaah (01:41)

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Altre recensioni

Di  DonCallisto

 Mac DeMarco è uno di quei ragazzi che hanno un sogno e finiscono le superiori decidendo di dedicare anima e corpo alla musica.

 Mac DeMarco riesce così a cantare la giornata di una persona comune, nessuna superstar o superfigata: il semplice e umile volgo.