fC64.

Per chi ha imparato a leggere e scrivere negli anni '80 questa sigla non dentifica solo il computer più venduto della storia (17 milioni di esemplari), ma porta con se ricordi indelebili riconducibili agli albori della propria carriera video-ludica ed alle emozioni ad essa legate, emozioni che le varie console succedutesi negli anni, pur nella loro perfezione formale, non sono più riuscite ad eguagliare, al punto da lasciare una nutrita schiera di nostalgici che ancora oggi, a vent'anni di distanza, si occupa di sviluppare giochi per l'antesignano apparecchio prodotto dalla Commodore Business Machine.

E nel novero dei nostalgici rientrano di diritto anche i Machinae Supremacy, paladini di un genere da essi stessi definito come "SID Metal": dietro questa misteriosa definizione non si cela altro se non un metal moderno e ricco di elettronica, laddove però quest'ultima non è riconducibile alla solita tastierina Bontempi ma bensì all'utilizzo di un sintetizzatore SID Station (il SID è il chip audio del C64), con il risultato finale di avvolgere le canzoni di una patina nostalgica che non potrà lasciare indifferenti tutti coloro abituati a passare un pomeriggio in sala giochi con 500 lire...

Ed evidentemente non devono essere pochi quelli cresciuti con Pac Man e Pong, dato che i download legali dal sito della band hanno toccato negli anni scorsi la considerevole quota di 3 milioni, a riprova di come il Web possa fungere da efficiente mezzo promozionale e stia sempre più soppiantando i classici demo: di fronte a questi numeri era lecito attendersi l'uscita di un album ufficiale, e così puntualmente è avvenuto nel 2006 con la pubblicazione del più che discreto "Reedemer" sotto l'egida della Spinefarm Records.

Ed ecco dunque che, a due a distanza, i nostri tornano sul mercato con il loro terzo disco "Overworld", che ci riconsegna una band più matura e conscia dei propri (ottimi) mezzi: laddove infatti il predecessore peccava un pò di disomogeneità, alternando episodi davvero spettacolari ("Through the Looking Glass" su tutti) ad altri decisamente trascurabili, il nuovo nato si presenta forte di una tracklist scevra da particolari filler, con la gradita conseguenza di lasciare che la polvere si accumuli sul tasto skip durante l'ascolto dell'intero full-lenght.

Al contrario invece il tasto repeat negli ultimi tempi non è mai stato così lucido: è pur vero che questo disco è atterrato nel mio lettore da meno di 24 ore e che è quindi presto per trarne conclusioni affrettate, ma devo ammettere che l'ascolto delle varie "Overworld", "Need for steve" e "Edge and pearl" mi sta causando una discreta dipendenza, per non parlare della quarta traccia "Radio Future", il cui ascolto mette i brividi per come riesce a rievocare sensazioni risalenti a qualche lustro addietro e che credevo ormai sepolte nel profondo del subconscio...

Sarebbe ingiusto poi non menzionare quanto meno anche le ottime "Truth of tomorrow", "Violator" e "Dark City" nonchè la conclusiva "Stand", ulteriori testimonianze dell'ottimo stato di forma raggiunto dalla band, mentre qualche perplessità la desta la cover della compianta reginetta del pop Britney Spears "Gimme More (SID)", tanto divertente nelle intenzioni quanto trascurabile nell'economia del disco.

Da ultimo meritano di essere segnalate l'intrigante cover e l'ottima la produzione curata dalla band stessa presso i rinomati Fredman Studios, a coronamento di un lavoro davvero ben confezionato che merita l'attenzione da parte della frangia meno oltranzista del metal e che potrebbe regalarvi qualche gradita sorpresa, soprattutto se siete tra coloro che hanno ormai passato il primo fatidico quarto di secolo...

Elenco e tracce

01   Radio Future (extended) (05:05)

02   War Angel (02:48)


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