Non saranno i Sick Of It All, ma anche i Madball fanno un gran bel fottuto casino.

Tornato prepotentemente sulla scena dopo un silenzio discografico che perdurava da "Infiltrate The System", il gruppo di Freddy Cricien manda un messaggio abbastanza chiaro e diretto a tutta la pletora di ragazzini frustrati e incazzati che coltivano l'illusione che basti stuprare una chitarra distorta per diventare una star del metal: "la musica furente lasciatela ai vecchietti, e andate ad asciugarvi gli sbuffi di latte". Già, perché i Madball avranno anche 22 anni di puro N.Y. hardcore sul groppone e una storia travagliata, con continui cambi di line-up, ma in quanto a violenza e crudezza non devono invidiare nulla a nessuno, ed "Empire" ne è l'ennesima riprova. Signori, stiamo parlando della band di Freddy il bastardo, uno la cui migliore amica era una mazza da baseball, non so se mi spiego. Se poi a tutto questo aggiungiamo che alla produzione si cimenta un certo Erik Rutan (già messosi in evidenza con gli ultimi Cannibal Corpse, non proprio teneri agnellini tremebondi), che si scervella per metallizzare il sound dei Madball a livelli inverosimili, giungiamo all'unica conclusione possibile: "Empire" è un poderoso calcio in culo.

Il disco parte con "Invigorate", tremenda scossa tellurica dalle ritmiche maciullanti e dalle chitarre affilate come rasoi: uno splendido antipasto da intenditori. E il tiro non accenna a calare: sentitevi "Danger Zone", e vedremo se non vi verrà voglia di sfasciare la tivù e scendere in piazza a sbraitare col pugno alzato. La prova di Freddy è allucinante, e per rendere più convincenti le sue urla di protesta le prova tutte, da stracciarsi incurante l'ugola in "Empire", fino a reclutare il caro fratellone Roger Miret per la bomba "Shatterproof". Per non parlare di "Con Fuerza", dove pur di fare casino il nostro amato ribelle si mette a cantare in spagnolo. Sedici proiettili che scheggiano nell'aria e colpiscono spietati la vostra tempia, infondendo una carica interiore che quasi strariperà. I bei tempi saranno anche passati, ma non per i Madball, un gruppo che continua ad esaltare con coerenza e passione e non perde un colpo.

Ma, insomma, perché dilungarsi in futili descrizioni? Non dovete far altro che premere il pulsante "Play", rilassarvi, e lasciare che la "palla matta" devasti, ancora una volta, tutto ciò che incontra sul suo cammino. UH!

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