Cari fratèli e sorèle, che posso dirvi? E che volete che vi dica, semplicemente è successo, tutto qui. Casualità, solo e soltanto casualità. Sempre sia lodata la casualità, foriera di sorprese, bypass universale per ogni tipo di preconcetto. Mi ritrovo a curiosare tra gli espositori di un MediaWorld, in cerca di nomi a me sconosciuti; a volte faccio così, magari c'è qualche copertina che stuzzica la mia fantasia, qualcosa che mi dia una sesazione di esotico, di scommessa potenzialmente redditizia, il tutto rigorosamente a casissimo, poi mi informo (non troppo però) e valuto se è il caso di provare o no. Madh? Madhitation? Mmmh, forse... cerco su Wikipedia inglese e scopro che il soggetto in questione è un ventunenne sardo uscito da X Factor 2014. Ma che davero? E io che mi aspettavo una specie di moderno emulo di Prince, rigorosamente made in USA o UK; sono diffidente per natura, con quel background poi, ma anche "disperato" e disincantato quanto basta per soprassedere, e lasciare che la curiosità prenda il sopravvento. Perchè tutto 'sto pistolotto poi? Non siamo tenuti a giustificarci con nessuno, se abbiamo voglia di recensire un album dei Backstreet Boys valutandolo 5 stelle lo facciamo e basta, siamo Danny The Kid dopotutto; diciamo che il pistolotto è solo a titolo puramente introduttivo, suona bene e, che ci crediate o meno, corrisponde a verità, giurin giurello. Mai guardato un singolo minuto di X Factor in vita mia e questo non cambierà neanche dopo l'ascolto di questo album.
Comunque, ecco a voi "Madhitation" album d'esordio di Madh, o Marco Cappai se preferite; mentalità internazionale e una certa misura di originalità, due punti di forza che vanno riconosciuti a prescindere a questo ragazzo, comunque la si pensi su di lui e sulla sua proposta. Le intenzioni sono ottime: proporre qualcosa di giovane e fresco, con linee guida ben definite, un sound accattivante e variopinto, un immaginario stilistico chiaramente definito, e il ragazzo è riuscito a venirme a capo in maniera convincente: "Madhitation" è un buon disco, non il classico pastrocchio dolciastro made in Italy, questo è certo. Beh, un po' pastrocchio lo è comunque, ma in senso buono: reggae, ska, drum 'n' bass, hip-hop, elettronica, un pizzico di sonorità e suggestioni orientali, un buon meltin' pot che si lascia ascoltare con estrema scorrevolezza. Rilassa, diverte, a tratti intriga perfino, alcuni pezzi presentano dei cambi di tema e di sonorità abbastanza repentini e imprevedibili. Buona vocalità, pezzi orecchiabili e molto "agili", la tracklist di "Madhitation" è un continuo susseguirsi di ritmi e colori, manca quel minimo di estro che può dar vita a qualche pezzo veramente sopra la media ma non si registra nessuna significativa caduta di stile, per essere un debutto quest'album trasmettte una buona sensazione di solidità e idee chiare. Come highlights segnalerei in particolare un'ottima feel-good song come "Triangle", sound avvolgente e incedere sicuro e molto accattivante, "Gong" con il suo sviluppo piacevolmente caotico, con un pizzico di truzzaggine, perchè no, poi episodi un po' più tranquilli come "River", "Madhitation", "She", "Vai", bei suoni e buone vibrazioni; il singolo "Sayonara" è meglio in versione acustica, il che è un ottimo indicatore di "vera sostanza" oltre gli effetti speciali.
Insomma, 'sto ragazzo mi piace e quattro stelle gliele dò più che volentieri, arrotondando per eccesso. Ho trovato un italiano, giovane, esordiante, che si lascia ascoltare senza difficoltà, senza pretese e con piacere, e ne sono contento. Basta questo, solo questo, di tutto il resto me ne frego. "Madhitation" è una fortunata combinazione di elementi, su vari livelli: combinazione di sonorità ma anche di sensazioni, è un album all'insegna del disimpegno e da ascoltare a mente libera, che non chiede niente e e regala sensazioni piacevoli. Un ottimo investimento, a patto di non avere chissà quali aspettative ma neanche pregiudizi. Dopo questo esordio non combinerà più nulla di buono? Probabile, può darsi, intanto complimenti vivi e sinceri, "Madhitation" per me è stato una ventata d'aria fresca, e ne avevo bisogno, e mai mi sarei aspettato potesse presentarsi in questa forma. Sepre sia lodata la casualità, riesce sempre a rendere tutto più gustoso.
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