Dalle trame ingenuo-poetiche di "Alice non lo sa" all'accattivante manifesto di "Bufalo Bill", passando per le desolazioni adolescenziali de "La Pecora" ed all'apice agro-dolce di "Rimmel", una carriera invidiabile con moltissime vette e (quasi) nessun passo falso. "De Gregori '78", "Titanic", "La Donna Cannone", "Canzoni d'amore", "Prendere e Lasciare", "Amore nel pomeriggio" non si dimenticano. E guai a chiamarlo poeta, che si incazza. Grazie Principe!
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