Ascolto quasi tutti i giorni, compulsivamente, una o più volte, l'album "Unknown Pleasures". La voce di Ian mi ha preso l'anima, la musica mi distrugge e ammalia in contemporanea. Sofferenza pura, minimale, non servono grandi giri di parole. Non riesco a fare più a meno dei Joy Division, fanno parte della mia vita ormai. Vorrei rivivere il primo ascolto di "Unknown Pleasures" diecimila volte.
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