Molti lo definiscono il più grande simbolo comunista italiano di tutti i tempi, all'epoca uno dei pochi cantautori considerati "veri" amici del popolo e boiate varie (a differenza del collega De Gregori, all'epoca addirittura processato - quasi preso in ostaggio dal "popolo" e accusato di essere un "venduto") , persona straordinaria e aperta al dialogo (ricordo una piacevolissima conversazione sulle scelte nefaste del sig. Natta e sulla figura di Pomicino, lui fu tagliente) facilmente reperibile in vari ostelli del luogo , amatissimo dalle frequentatrici dei centri sociali - ambienti cultu-umanistici-poltronari autodefiniti "ribelli" "proletari" etc , ricordo apprezzamenti tali da far invidia al miglior playboy di questo pianeta
odesso

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