Diversamente da molte Opere progressive, anche le più blasonate, questa, malgrado sia così datata, non è la solita Musica che impatta a quota “cerebrale”, ma che porta con sé quasi una forte sensazione fisica, direi fatta di emozioni, o meglio “passionale”, che ad ogni ascolto esige attenzione, e non la solita “sveltina” distratta; tuttora unico ed irripetibile, sfugge a qualunque catalogazione, più che uno dei tanti dischi del momento, organizzato come una banale sequenza di brani, che puoi invertirne indifferentemente l’ordine, Pawn Hearts, malgrado il tempo trascorso appare ancora attuale come una perfetta opera unitaria, in cui i Nostri hanno raggiunto lo "stato dell'arte", cioè che meglio di così non avrebbero mai potuto fare, che, in un crescendo perfetto, gli strumenti occupano via via la scena gradualmente, in modo meticoloso e sequenziale, costruendo un emozionante crescendo lirico sino all'enfasi conclusiva. Un Disco da amare senza se e senza ma.
il 16 gennaio 2017 nel tardo pomeriggio
Voto:
DeRango ™:
1,63