Mi accodo al coro; manca qualcosina per il 5 ma più per effettivi limiti della proposta musicale che non per capacità compositive. In altre parole sono tra i pochi(ssimi) ad aver preso sul serio l'ondata nu-emocore del nuovo millennio, esplorandola ed esacerbandola da un punto di vista tecnico ed artistico, e di questo bisogna dar loro atto. Il timbro fanciullesco di Anthony Green potrà non entusiasmare chi non è abituato a certi stili vocali, ma resta un unicum di raro spessore nell'intera scena di riferimento. "On Letting Go" buon disco, "Blue Sky Noise" mezzo capolavoro.
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